Arborea quantifica l’impronta carbonica del proprio latte

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Latte Arborea società Benefit ha certificato un modello di valutazione degli impatti ambientali attraverso l’analisi del ciclo di vita (LCA) del latte crudo delle aziende agricole socie conferenti.

Svolta in collaborazione con il dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, l’analisi è conforme agli standard UNI EN ISO 14040 – 14044 e si basa sulla metodologia Life Cycle Assessment. Dall’esame, che ha coinvolto un campione di 52 aziende socie rappresentative del 54% del latte raccolto in un anno, è emerso che l’impronta di carbonio è pari a 1,22 kg di CO2eq per kg di latte.

A seguito dello studio, la 3A ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 14040 – 14044. Lo standard ottenuto dalla cooperativa è raccomandato anche dalle istituzioni pubbliche (Commissione Europea, 2016) per esprimere l’impatto ambientale di vari fattori produttivi, tra cui anche gli allevamenti. Anche la FAO (2016) riconosce nell’LCA una delle metodologie più complete e corrette per la valutazione dell’impatto ambientale di prodotti e processi.

L’analisi LCA condotta dalla Cooperativa Assegnatari Associati Arborea è in linea con i risultati di studi condotti da enti di ricerca nazionali e internazionali.

Il commento del presidente

“Oggi una delle necessità principali degli allevatori è aumentare la produzione di latte per singolo capo, migliorando l’efficienza produttiva, distribuendo i costi di mantenimento, riducendo l’impatto ambientale e garantendo il benessere animale. Gli studi e le certificazioni come l’LCA rappresentano uno strumento fondamentale per il nostro percorso di sostenibilità, con un duplice obiettivo.

Da un lato, ci permettono di comprendere con maggiore precisione l’impatto ambientale delle nostre filiere, dall’altro, forniscono un’opportunità di confronto economico tra allevamenti diversi, stimolando un miglioramento continuo nella gestione. Questo approccio ci consente di fissare al meglio gli obiettivi futuri, non solo a beneficio delle singole aziende agricole, ma dell’intero distretto.

Come tanti altri, il settore lattiero-caseario deve continuare a investire nei processi di misurazione e riduzione delle emissioni, mentre le organizzazioni devono adottare gli strumenti più idonei per ottenere misurazioni delle emissioni accurate, complete e costanti nel tempo”, ha commentato Remigio Sequi, presidente e amministratore delegato della Cooperativa Assegnatari Associati Arborea.