Entra ufficialmente in vigore il Piano di Regolazione dell’Offerta dell’Asiago DOP per il triennio 2014-2016. Saranno 1.402.631 le forme di Asiago Fresco e 268.000 quelle di Asiago Stagionato che veranno prodotte, nel 2014, dalla filiera della DOP veneto-trentina composta da 1595 aziende di allevamento e 46 caseifici.
“Abbiamo raggiunto uno storico risultato – ha detto Roberto Gasparini, Presidente del Consorzio di Tutela – perchè, per la prima volta, ci troviamo nella condizione di poter determinare, con le nostre scelte, un maggiore equilibrio tra produzione e mercato. Il tutto in un’ottica di crescita equilibrata, compatibile con la capacità del mercato stesso di assorbire il prodotto e, dunque, di garantire ai produttori un’adeguata remunerazione e al consumatore un’elevata e costante qualità”.
Il piano, reso possibile dalla commissione agricoltura dell’europarlamento capitanata dall’onorevole Paolo De Castro, prevede, per l’anno 2014, la produzione di oltre 1.400.000 forme di Asiago Fresco e di 268.000 di Asiago Stagionato, quantitativo indicato come livello di produzione ottimale dal Consorzio e basato sul punto di equilibrio aggregato. Una scelta che sarà all’insegna della qualità. Infatti, proprio grazie alla maggiore stabilità qualitativa e all’opportunità di programmare con largo anticipo l’attività in azienda, il piano permetterà di perseguire un miglioramento continuo, alzando ulteriormente “l’asticella della qualità”, a tutto vantaggio dell’immagine complessiva del prodotto e della sicurezza del consumatore.
A regime, il piano di crescita programmata garantirà, grazie alla contribuzione differenziata ( ovvero la quota che il socio dovrà versare in caso di produzione superiore al punto di equilibrio consortile) nuove risorse promozionali. Nel contempo, il Consorzio lavora per stimolare un impegno sempre più proattivo di allevatori e caseifici nell’affrontare il mercato internazionale. Le prossime sfide sono, infatti, tutte orientate a conquistare e rafforzare le vendite all’estero partendo da quei paesi, come Germania, Francia e Stati Uniti dove già l’Asiago DOP è una presenza consolidata ed estendendosi, nel contempo, nei continenti a maggior sviluppo come Asia e America Latina.
“Ci uniamo alla soddisfazione dei colleghi e amici del Consorzio di tutela del formaggio Asiago – ha affermato il Presidente AICIG, Giuseppe Liberatore – poiché quanto accaduto oggi è un risultato non solo per il distretto della Dop Asiago ma per l’intero settore che coeso ha lavorato tanti anni a livello nazionale prima e comunitario poi affinché venisse inserita questa norma nella legislazione comunitaria. L’approvazione del piano produttivo per la DOP Asiago rappresenta senza dubbio un ottimo segnale di sviluppo del settore e come tale genererà benefici per il comparto di riferimento”.