Asiago è Città del Formaggio 2022

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Il costante impegno di valorizzazione e promozione del Consorzio Tutela Formaggio Asiago è stato celebrato col riconoscimento ricevuto dalla città di Asiago di “Città del Formaggio 2022” da parte dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi (ONAF).

 

Nel corso della cerimonia di conferimento ad Asiago di “Città del Formaggio 2022” da parte di Pier Carlo Adami, presidente nazionale ONAF, è stato ricordato quanto sia forte il legame tra Asiago DOP e il suo territorio, sugellato col dono del Consorzio Tutela Formaggio Asiago alla Città di due forme commemorative di Asiago DOP che verranno aperte nel corso della prossima edizione di Made in Malga di settembre. Inoltre il consorzio ha annunciato il lancio di tre distinti concorsi caseari dedicati ad altrettante tipologie di formaggio di montagna.

La valorizzazione delle malghe

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago è stato il primo a credere nell’importanza della produzione di montagna. Nel 1996, grazie alla sua determinazione, Asiago DOP Prodotto della Montagna divenne la prima DOP italiana insignita dall’UE di questa menzione nelle due stagionature (Fresco e Stagionato), prodotte esclusivamente sopra i 600 metri d’altitudine seguendo un rigido disciplinare. Da allora l’attività è proseguita dal punto di vista sia produttivo che promozionale, anche con manifestazioni come Made in Malga, da un decennio promossa dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago e diventata un’indiscussa occasione di promozione che avvicina ogni anno oltre 70.000 appassionati di questa specialità ai suoi luoghi d’origine.

 

Grazie all’azione svolta dal Consorzio di Tutela in questi anni, il numero di produttori di Asiago DOP Prodotto della Montagna ha vissuto rialzi. E così pure le forme: nel 2021 ammontano a 69.553, il 4,2% del totale. Inoltre, dal 2016, la referenza Stravecchio di oltre 18 mesi è stata anche riconosciuta Presidio Slow Food.

 

Alla vigilia dell’apertura di una nuova stagione d’alpeggio, il Consorzio Tutela Formaggio Asiago conferma la sua azione di valorizzazione del lavoro dei caseifici di montagna e delle malghe – sedici delle quali nel territorio di Asiago