Aspartame: sicurezza nuovamente approvata

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Il nuovo parere dell’EFSA ha ritenuto il dolcificante e i suoi prodotti di degradazione sicuri, nello specifico non tossici, né cancerogeni o genotossici, ai correnti livelli di esposizione. La DGA corrente è ritenuta valida, se non per i soggetti affetti da PKU, che devono osservare scrupolosamente una dieta a basso contenuto di fenilalanina

Tiramisu cakeL’aspartame è uno dei più diffusi dolcificanti artificiali. Dotato di un elevato potere edulcorante (circa 200 volte superiore allo zucchero), è utilizzato in molti prodotti, i cosiddetti light, di largo consumo come ad esempio le bibite gassate light, molti yogurt magri, alcuni probiotici, gomme da masticare, patatine, gelati e così via. Molti Stati membri dell’UE ne autorizzarono l’utilizzo negli alimenti e come dolcificante da tavola negli anni Ottanta. Nel 1994, in seguito a valutazioni sulla sicurezza effettuate nel 1984 e nel 1988 dal comitato scientifico per l’alimentazione umana (CSA), fu introdotta la legislazione europea che ne armonizzò l’uso nei prodotti alimentari.

L’utilizzo di aspartame va indicato in etichetta (E 951). Lo scorso dicembre, l’EFSA ha emesso un ulteriore parere, dopo quelli positivi del 2006, 2009, 2011, in merito alla sicurezza dell’aspartame, nel quale si sostiene che, in base a tutti gli studi e dati disponibili non c’è alcuna indicazione che l’aspartame sia cancerogeno e non c’è alcun bisogno di correggere la dose giornaliera giudicata accettabile per l’uomo (40 mg/kg di peso corporeo). La valutazione ex novo dell’aspartame è stata effettuata dal gruppo di esperti scientifi ci dell’EFSA sugli additivi alimentari e le fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (gruppo ANS).

Se tutti i pareri precedenti erano favorevoli, perché se ne è reso necessario uno ulteriore? A questa domanda risponde l’EFSA nel suo sito, alla pagina dedicata all’aspartame (http://www.efsa.europa.eu/it/faqs/faqaspartame. htm). Si legge che “entro il 2020 l’EFSA dovrà valutare ex novo tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’Unione europea prima del 20 gennaio 2009, nonché gli usi per i quali essi sono consentiti, così come stabilito dal regolamento UE n. 257/2010 sulla nuova valutazione degli additivi alimentari già approvati. Data la mole di lavoro la Commissione europea ha stabilito un calendario delle priorità per questo nuovo, sistematico programma di valutazione. Per la maggior parte dei dolcifi canti, così come per l’aspartame, la nuova valutazione è stata spostata più avanti, in quanto la valutazione della loro sicurezza è più recente rispetto a molti altri additivi autorizzati nell’Unione europea; ad esempio i coloranti, molti conservanti e gli emulsionanti sono stati considerati più urgenti, in quanto parecchi di questi additivi alimentari autorizzati sono stati valutati vari anni prima dei dolcifi canti. Nondimeno l’ordine di priorità di ciascun additivo alimentare può essere ridefi nito in qualsiasi momento.

Nel maggio del 2011 l’EFSA è stata incaricata dalla Commissione di anticipare dal 2020 al 2013 la nuova, completa valutazione della sicurezza dell’aspartame a seguito di dubbi sollevati da alcuni membri del Parlamento europeo. Quest’ultimo parere quindi è un atto dovuto. Ma in ogni caso, l’aspartame non ha vissuto momenti tranquilli. È stato infatti più volte messo in discussione. Prima che venisse autorizzato e messo in commercio, la sua sicurezza ha suscitato interesse e talvolta controversie. È stato ad esempio posto l’accento sui risultati di alcuni studi, condotti nei primi anni duemila, della Fondazione Ramazzini, un istituto di ricerca sui tumori di Bologna, secondo cui questo edulcorante sarebbe cancerogeno, anche alle dosi di sicurezza indicate dall’UE.

Questi studi sono stati esaminati sia dalla FDA sia dall’EFSA e ritenuti poco affi dabili da entrambe le istituzioni. Tant’è però che l’interesse da parte dell’opinione pubblica si è fatto sentire. Il nuovo esame condotto dal gruppo di esperti scientifi ci ANS è stato reso possibile grazie a due pubblici inviti a presentare dati. Per la sua valutazione ex novo, l’EFSA ha indetto un pubblico bando per la presentazione di dati scientifi ci e ha avviato un esame approfondito della letteratura scientifi ca già in essere. Grazie a questo coinvolgimento l’EFSA ha avuto accesso a oltre 600 studi scientifi – ci, pubblicati e inediti, e a raccolte di dati.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha pubblicato l’intero elenco di questi studi e ha reso pubblicamente disponibili sul suo sito Internet dati scientifici mai pubblicati prima, fra cui i 112 documenti originali sull’aspartame presentati a sostegno della domanda di autorizzazione della sostanza in Europa agli inizi degli anni ‘80. Questi studi sono stati valutati criticamente e sono alla base dei punti di discussione affrontati nel parere.