I consorzi di tutela dei formaggi Asiago, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano hanno ottenuto dalle autorità francesi l’immediato sequestro di una serie di prodotti che riportavano o evocavano impropriamente le denominazioni dei tre formaggi Dop, riconosciute e tutelate in tutta l’Unione Europea. L’intervento è avvenuto al recente SIAL, il Salone Internazionale dell’Alimentazione.La richiesta avanzata dai tre Consorzi alle autorità francesi si ispira all’articolo 3 del Trattato dell’Unione Europea che riconosce il valore della diversità, garantisce la vigilanza sulla sua salvaguardia e si esprime, tra l’altro, con l’obbligo di tutela delle Dop “ex officio” in tutti gli Stati membri, assegnando a ciascun Paese il compito di attivare la vigilanza per il rispetto della normativa e l’adozione di adeguate misure di intervento.
Nei primi otto mesi del 2016, nell’ambito dell’attività di protezione ex officio introdotta dal regolamento (UE) 1151/2012, sono state ben 109 – sottolineano i tre Consorzi – le segnalazioni di usurpazioni ed evocazioni relative a prodotti indebitamente riferiti a Dop italiane svolte dall’ICQRF (Ispettorato per il controllo della qualità e la repressione delle frodi) del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali alle autorità competenti, sia in Europa che nei Paesi extracomunitari. Il 70% di queste segnalazioni sono andate a buon fine. Una situazione, questa, che si è concretizzata anche in questi giorni, con l’individuazione di prodotti contraffatti, proposti al Sial, in particolare, da espositori americani. I consorzi di tutela dei formaggi Asiago, Parmigiano Reggiano e Pecorino Romano si sono immediatamente attivati sollecitando la DGCCRF (Direction Générale de la Concurrence, de la Consommation et de la Répression des Fraude) al pronto intervento e ritiro dei prodotti. «La tempestività dell’intervento – afferma il direttore del Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi – è un elemento fondamentale. Nel caso del SIAL, il sistema di vigilanza dei consorzi si è mosso immediatamente e i meccanismi di tutela che sono stati introdotti non senza fatica in questi anni nei paesi dell’Unione hanno mostrato, ancora una volta, tutta la loro efficacia. Un risultato che è frutto di una crescita culturale e di un’attenzione sempre crescente alla tutela dell’unicità e tipicità che distingue la produzione DOP italiana». «L’azione messa in atto e il risultato ottenuto – sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti – confermano, ancora una volta, l’efficacia della vigilanza messa in atto a livello mondiale dai consorzi di tutela, ma dall’altra evidenziano quanto siano ancora diffusi i comportamenti ingannevoli per i consumatori e dannosi per i produttori. Il successo ottenuto a Parigi è la riprova che i meccanismi di tutela europei funzionano, ma anche del fatto che laddove non esistono legislazioni a salvaguardia delle Dop si riscontrano prassi che vanno urgentemente stroncate, con un beneficio immediato, innanzitutto, proprio per i consumatori di quei Paesi». «L’azione dei Consorzi e la sinergia con gli organi di vigilanza – conclude il presidente del Consorzio di Tutela Pecorino Romano, Salvatore Palitta – hanno portato alla luce pratiche ingannevoli e noi siamo stati inflessibili in questa occasione come lo siamo, in questo momento, nel mercato interno dove stiamo intervenendo con decisione contro attività che vanno a discapito dei consumatori. In questo senso, l’azione al SIAL diventa un esempio e monito del nostro impegno a tutela del mercato».
Negli ultimi anni, all’azione diretta di tutela si è affiancato il sempre maggior presidio sui prodotti venduti via internet. Dal 2014, infatti, l’accordo siglato da AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) con ICQRF e E-bay permette di attivare il programma VeRO (Verified rights owner) che consente di rimuovere dalla piattaforma offerte commerciali e prodotti contraffatti in poche ore. Un’azione che, da gennaio ad agosto 2016, ha visto 356 i prodotti bloccati su E-bay.