Si è conclusa con successo la 10° edizione di CaseoArt-Trofeo San Lucio, concorso organizzato da Asso Casearia Pandino per premiare l’eccellenza dell’arte lattiero-casearia. A competere per il gradino più alto del podio 310 formaggi prodotti da oltre 150 tecnici casari.

L’evento si è svolto a Pandino (CR) il 18 e 19 marzo che ha riunito 50 assaggiatori e 80 maestri assaggiatori ONAF ed esperti chiamati a valutare l’aspetto visivo, olfattivo, gustativo e tattile dei formaggi codificati e anonimi in gara.

“Ringrazio il sindaco di Pandino Piergiacomo Bonaventi e tutti gli organizzatori del Trofeo che anche quest’anno ha avuto protagonista l’eccellenza produttiva” ha commentato Daniele Bassi, presidente Asso Casearia Pandino e maestro assaggiatore ONAF. “L’elevata qualità dei formaggi in concorso suddivisi nelle 24 categorie ha dato filo da torcere ai maestri assaggiatori ONAF e alla giuria di esperti che hanno valutato i prodotti in modalità digitale.”

Conosciamo il premio

Dal punto di vista geografico i formaggi provengono dal centronord Italia ma nel corso delle edizioni si è rafforzata la partecipazione dal Sud che nell’edizione 2023 vede rappresentate Puglia, Sicilia e Campania.

Ma che cosa rende il Trofeo San Lucio diverso tra i tanti concorsi caseari? “Ciò che lo rende unico – afferma deciso Daniele Bassi – è il fatto che si tratta di un concorso molto tecnico per l’aspetto organizzativo, per la suddivisione in categorie e per il metodo di valutazione. È molto ambito nel settore in ragione della sua professionalità e della tecnica, impiegate da anni. Senza contare poi un altro importante valore aggiunto: la giuria tecnica valuta il formaggio ma a salire sul podio sarà il casaro.”

Un altro aspetto che a Daniele Bassi preme sottolineare poi è un vantaggio per i caseifici partecipanti che possono modulare le loro politiche industriali e strategie di mercato grazie ai dati loro trasmessi (come l’indice di gradimento all’acquisto) e che provengono “da una valutazione così frammentata fatta da assaggiatori e maestri assaggiatori ONAF, tecnici caseari e pubblico”. Oltre al giudizio tecnico (valutazione numerica) i caseifici ricevono infatti anche una descrizione dei formaggi in gara, con i termini codificati da ONAF.

I lavori

I formaggi in gara sono stati suddivisi in categorie sulla base del tipo di latte (vacca, capra, pecora, bufala e asina), del processo tecnologico, della stagionatura e alla tipologia di affinamento.

Una super giuria costituita da due tecnologi ha poi valutato la difficoltà di produzione, due maestri assaggiatori ONAF hanno esaminato gli aspetti organolettici e due giornalisti hanno stimato l’aspetto di gradimento generale visto dal consumatore.

Inoltre, domenica 19 marzo la sala affreschi del Castello di Pandino ha ospitato la giuria popolare: oltre 300 le persone coinvolte e 2800 gli assaggi effettuati.

Le nomination

Il Trofeo San Lucio premia il tecnico casaro che produce il formaggio migliore e che sarà rivelato all’evento che si terrà il 1° maggio al Castello Visconteo di Pandino (CR). In tale cornice saranno premiati anche i primi 3 casari per ciascuna delle 23 categorie.

In attesa di svelare il vincitore della Supercoppa gli organizzatori hanno reso pubblico le nomination dei tecnici in lizza.

Conosciamo il vincitore: Alberto Rossi del caseificio Granarolo di Novara

Il suo Gorgonzola DOP piccante “Di una volta” ha convinto i giudici dell’edizione 2023 del concorso CaseoArt – Trofeo San Lucio. Queste le considerazioni che ha espresso al momento della premiazione.

“Sono più di 25 anni che opero prima come aiuto casaro, poi come primo casaro mettendo le mani nel latte ogni giorno. Ho avuto esperienze in diversi caseifici ma sempre nell’ambito del Gorgonzola DOP. Oggi posso dire che la mia esperienza è completa per affrontare le sfide che ogni giorno il latte ci propone. Lavoro in un caseificio ristrutturato, di media dimensione, ma confortevole. Le attrezzature meccanizzate aiutano molto nel lavoro quotidiano”.
Gli orari di lavoro la soddisfano? “Sono sopportabilissimi. La giornata inizia abbastanza presto perché arriva il latte di raccolta, poi deve essere coagulato e trasformato in formaggio entro il pomeriggio”.

Nella sua azienda ci sono altri tecnici? “Al momento sono pochissimi, e la mia speranza è di avere in affiancamento un giovane da formare per proseguire le lavorazioni”.

Si aspettava di ricevere questo premio? “Proprio non me lo aspettavo! Sono molto emozionato nell’abbracciare questa grandissima coppa. Ho lavorato ogni giorno con attenzione e passione, ma ho selezionato bene le forme da inviare in concorso”.

 

Alberto Rossi custodirà la coppa sino alla prossima edizione del concorso, l’undicesima, che si terrà nel 2025.

I risultati finali dell’edizione 2023

Ecco la lista dei primi 3 delle 23 categorie in gara.