Ciro Amodio amplia l’offerta casearia

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Latte di bufala di alta qualità, rigorosi standard igienico-sanitari e un sistema di filiera trasparente e sicuro per la prima Mozzarella di Bufala Campana DOP (Denominazione di Origine Protetta) firmata Ciro Amodio. Una novità che va ad arricchire la già vasta gamma dello storico brand, produttori in Campania da cinque generazioni di latticini e formaggi freschi.

La Mozzarella di Bufala Campana Dop Ciro Amodio proviene dalle antiche terre dei Mazzoni, nella provincia di Caserta, dove ogni giorno circa 12.500 litri di latte vengono trasformati nel rispetto di tutte le norme igienico-sanitarie per dare un prodotto sano, fresco e genuino.

A fare la differenza sono soprattutto i metodi di allevamento in osservanza del Benessere Animale (certificato dal Ris Bufala-Ricerca innovazione e selezione per la bufala): le bufale seguono un’alimentazione genuina e controllata, nel rispetto di adeguate condizioni di stabulazione e di igiene, in perfetta armonia con l’habitat naturale circostante.

Anche quest’ultima referenza sarà distribuita in diverse forme e pezzature nei sessanta negozi Ciro Amodio della Campania, a un prezzo competitivo.  

Ciro Amodio

Tutto inizia nel 1825, con una piccola produzione artigianale di latticini nel cuore del Parco Regionale dei Monti Lattari. Ancora oggi, dopo cinque generazioni, la famiglia Amodio è orgogliosamente alla guida dell’azienda che negli anni è diventata un fiorente gruppo di imprese industriali e commerciali, restando fedele a valori come qualità, artigianalità, ricerca e convenienza. L’impegno costante a garantire gli elevati standard qualitativi dei prodotti di cui il gruppo cura e controlla con la massima attenzione ogni fase del processo di produzione e selezione in laboratori certificati e la efficiente organizzazione logistica, governata sempre direttamente, assicura la consegna dei prodotti freschi nei punti vendita tutti i giorni e spesso anche due volte al giorno.

Oggi il brand Ciro Amodio conta 60 punti venditi in Campania, di cui il 90% a Napoli centro e provincia, e il resto a Salerno, Caserta, Nocera e Cava dei Tirreni, tutti.