Cresce il Provolone Valpadana

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Lo scorso anno la produzione del Provolone Valpadana DOP è ammontata a 6.700 tonnellate, superando le 620.000 forme (da quelle più piccole fino a quelle di oltre 100 kg) con un rialzo del +6,7% (419 ton), rispetto all’anno precedente e con un incremento dell’1,8% della destinazione di latte a prodotto DOP, passata dal 22,1% del totale al 23,9%. Anche l’export è salito: la voce doganale specifica di “provolone” ha registrato un +9,6% soprattutto nei mercati extra UE, passati dal 30% nel 2018 al 40% del totale nel confronto con i mercati UE.

Sul fronte comunitario Spagna e Germania pesano circa per il 70% sul parziale, mentre Stati Uniti e Australia (circa il 72% sul parziale) sono i principali sbocchi extra UE.

Oltre all’incremento produttivo, da registrare anche una diminuzione delle giacenze, da imputare a una maggiore richiesta del mercato.

Presidio di web e social 2020

In primis, quest’anno ha debuttato il nuovo sito www.provolonevalpadana.it, che si contraddistingue per lo stile elegante e di facile fruibilità, ricco di spunti di approfondimenti culinari. Poi il consorzio ha attivato alcuni canali social (@provolonevalpadana Facebook, Instagram e Youtube). Inoltre il dualismo tra le tipologie di dolce e piccante sarà il filo conduttore della nuova campagna di comunicazione, che prevede un autunno ricco di eventi e la presenza costante, sin dai prossimi giorni, nel mondo digital. A breve verrà inaugurato un ulteriore spazio web per proporre approfondimenti, curiosità e riflessioni in ambito culinario e caseario, in collaborazione con blogger e redazioni, arricchito da nuovi video e ricette.

La distribuzione agli indigenti

Da aprile e fino alla prossima estate, il consorzio vigilerà pure sulla distribuzione di oltre 500 tonnellate di Provolone Valpadana DOP, in confezione da 250/350g, presso tutti gli enti caritativi d’Italia, per venire incontro alle esigenze dei più bisognosi. L’iniziativa rientra negli obiettivi del Fondo di aiuti europei agli indigenti, oggi più che mai fondamentale per il nostro Paese, in particolar modo nelle aree più colpite dal Covid-19.

Studio sull’impronta ambientale

Il Consorzio si è recentemente aggiudicato anche i fondi messi a disposizione dal bando “Made Green in Italy” del ministero dell’Ambiente, per realizzare un’indagine volontaria sull’impatto ambientale dell’intera filiera del Provolone Valpadana.

Prevista presso le aziende aderenti al consorzio una raccolta di dati propedeutica alla realizzazione dello studio dell’impronta ambientale. L’obiettivo è di mettere in atto nuove Regole di Categoria di Prodotto, di concerto con il ministero e sulla base delle Product Environmental Footprint Category Rules (PEFCR) europee, che promuovono modelli sostenibili di produzione e consumo.L’attività durerà 8 mesi.

“Partecipando al programma Made Green in Italy abbiamo l’occasione di ottenere i dati necessari p er comporre un quadro molto utile per il rinnovamento della nostra filiera – sostiene Vittorio Emanuele Pisani, direttore del Consorzio Tutela Provolone Valpadana. – La produzione agroalimentare di alta qualità deve diventare, a maggior ragione, più sostenibile; questo è un primo passo molto importante, anche per l’immagine del Provolone Valpadana DOP. È volontà del consorzio promuovere e attuare strategie consapevoli e di qualità, in Italia e all’estero, rafforzando immagine e impatto comunicativo del Provolone Valpadana DOP, come prodotto “Made in Italy”, al fine di sostenerne la competitività sui mercati nazionali e internazionali.”