Screening molecolare della mastite ovina in diversi allevamenti
Lo studio ha valutato se la diagnosi molecolare della mastite ovina in fase subclinica può essere un metodo di screening più rapido e preciso delle tecniche microbiologiche e biochimiche per verificare le caratteristiche molecolari e chimiche di campioni di latte crudo. Basandosi sullo screening dell’RNA ribosomale 16S mediante PCR, i ricercatori hanno classificato come contaminati o non contaminati oltre 200 campioni di latte di pecore sane provenienti da tre allevamenti portoghesi. Per il latte contaminato, sono stati usati differenti primer specifici per l’identificazione dei patogeni (Staphylococcus aureus, Streptococcus agalactiae, Streptococcus dysgalactiae e Streptococcus uberis). Streptococcus agalactiae è stato identificato come l’agente più frequente. I ricercatori hanno anche confrontato i campioni contaminati e non contaminati alla ricerca di differenze in termini di grasso, proteine, lattosio, pH e solidi non grassi. Questo metodo molecolare di screening ha permesso una rapida ed efficiente identificazione di latte ovino crudo contaminato e anche l’identificazione del patogeno responsabile di mastite, prima che possano essere rilevate alterazioni significative delle proprietà chimiche del latte.
Bibliografia
O. Guerreiro et al. CEBAL, Instituto Politécnico de Beja, Portogallo; Journal of Dairy Science, ed. online, 17 dicembre 2012.