Disciplinare SQNZ di “Latte crudo vaccino e derivati”

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La Gazzetta ufficiale serie generale n. 90 del 17-4-2024 riporta il riconoscimento del disciplinare di produzione SQNZ “Latte crudo vaccino e derivati” (decreto 2 aprile). Il decreto adotta il disciplinare di produzione “Latte crudo vaccino e derivati” ai sensi dell’art. 5, comma 8 del decreto ministeriale n. 646632 del 16 dicembre 2022.

La specificità del “latte crudo vaccino e derivati”, ottenuti applicando tale disciplinare, è data dai seguenti fattori:

-controllo e tracciabilità del processo produttivo;

-particolari proprietà nutrizionali del latte, ottenute attraverso l’uso di alimenti zootecnici ricchi di grassi polinsaturi del tipo «omega-3»;

-attenzione al benessere animale, mediante l’applicazione di idonee condizioni di stabulazione e l’impiego di razioni alimentari conformi ai fabbisogni nutrizionali;

-uso, nei prodotti derivati del latte, di materie prime certificate SQNZ.

Particolare attenzione è riservata al controllo di alcuni contaminanti negli alimenti zootecnici e nel latte (es. micotossine).

Il disciplinare si applica fatte salve le disposizioni derivanti da fonti di grado superiore, con particolare riguardo alle legislazioni UE e nazionali in materia di sicurezza della catena alimentare, di salute e benessere degli animali e di immissione di prodotti sul mercato. Le aziende di allevamento che aderiscono al disciplinare devono essere registrate presso le aziende UU.SS.LL. I trattamenti termici e tutte le attività di trasformazione devono avvenire presso stabilimenti riconosciuti ai sensi dei regolamenti (CE) n. 852/2004 e n. 853/2004.

Il Sistema di qualità nazionale zootecnia (SQNZ)

Il decreto ministeriale n. 646632 del 16 dicembre 2022 istituisce il Sistema di qualità nazionale zootecnia riconosciuto a livello nazionale ai sensi del regolamento delegato (UE) n. 2022/126 della Commissione del 7 dicembre 2021 che integra il regolamento (UE) n. 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio con requisiti aggiuntivi per taluni tipi di intervento specificati dagli Stati membri nei rispettivi piani strategici della PAC per il periodo dal 2023 al 2027 a norma di tale regolamento, nonché per le norme in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali (Bcaa).

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