Gli inglesi vogliono prodotti locali

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britIl governo inglese ha chiesto ai produttori e ai distributori di alimenti di fornire maggiori informazioni sulle etichette in merito alla provenienza del cibo inglese, così come emerso da una nuova ricerca che mostra come quasi l’80% dei consumatori considera una priorità acquistare cibo locale (fonte: YouGov Omnibus 2015, report “Locally Sourced Produce” condotto per conto di East of England Co-op). Elizabeth Truss, segretaria all’Ambiente, ha affermato: «Gli alimenti e le bevande sono il cuore della vita inglese – dal pesce pescato nello Yorkshire, ai formaggi tradizionali della Cornovaglia e al gin distillato a Londra. Il governo si sta impegnando per sostenere gli agricoltori e i produttori britannici, creando un’ambiente favorevole alla prosperità delle piccole imprese. Ciò implica anche sostenere una campagna per una migliore etichettatura di origine. I dati di oggi mettono in luce l’entusiasmo dei consumatori britannici per la nostra varietà di prodotti locali, entusiasmo che aiuta a far crescere il nostro agroalimentare che movimenta già 100miliardi di sterline». All’inizio di questo mese il governo ha chiesto un’etichettatura più coerente e più chiara per i prodotti lattiero-caseari a livello UE, e il Regno Unito continua a fare pressioni per garantire che le norme in materia di etichettatura di origine prevedano l’uso di termini come “made in Scotland”, “made in Galles” o “made in Yorkshire”. Entro fine anno, il governo centrale lancerà anche il programma “Great British Food”, iniziativa che intende celebrare i prodotti britannici di alta qualità in patria e all’estero, lavorando con i rivenditori per comprendere tutta la domanda di cibo britannico, e aumentando il numero delle indicazioni geografiche protette per promuovere le specialità britanniche nel mondo. L’insieme di queste misure si inseriscono nel più generale Rural Productivity Plan, piano lanciato nell’agosto di quest’anno per liberare tutto il potenziale delle campagne inglesi, incrementare i posti di lavoro e la qualità di vita delle comunità rurali.