Un milione di forme di Grana Padano DOP vendute in più entro il 2028 con un miliardo di euro di nuovo valore creato e generandone uno complessivo di 4,7 miliardi di euro (+27% rispetto al 2023). Questi i traguardi indicati nel piano produttivo e in quello strategico approvati dall’assemblea generale semestrale del consorzio di tutela che ha dato il via libera anche ai provvedimenti sul disciplinare di produzione.
I contenuti del piano produttivo
Il piano produttivo, che ha ottenuto oltre il 96% dei consensi con un’assemblea presente al 95% degli aventi diritto, guarderà al triennio 2025-2027, ma sarà prorogabile a quello successivo (2028-2030). Ha una prospettiva espansiva e si prefigge una crescita annua attorno al 3% per arrivare alla fine del 2030 a 7 milioni di forme prodotte e commercializzate.
“La tendenza di crescita sarà certamente superiore alla crescita fisiologica del latte lombardo-veneto-piacentino – ha sottolineato nel suo intervento il presidente del consorzio di tutela, Renato Zaghini. – Quindi, il piano presterà particolare attenzione ai caseifici più piccoli per dar loro la possibilità di crescere e si prefigge di ripartire equamente su tutta la filiera i vantaggi che il formaggio Grana Padano dà rispetto alle altre destinazioni del latte a silomais. È noto infatti che in Europa, ormai da molti anni, la trasformazione nel nostro formaggio è la più remunerativa per il latte ottenuto con questa alimentazione, perché consente ricavi che permettono alle stalle di superare significativamente la soglia necessaria a compensare gli sforzi produttivi”.
“Unica recentissima preoccupazione è che la vittoria di Trump possa indurre l’adozione di dazi, che nel suo precedente mandato hanno molto penalizzato le nostre esportazioni negli USA – ricorda Zaghini. – Faremo di tutto per convincere il sistema ad evitare queste arbitrarie penalizzazioni”.
Il piano strategico 2024-2028
Inoltre, l’assemblea generale ha approvato il piano strategico 2024-2028, realizzato con il supporto di KPMG.
“La visione che guida la strategia del Grana Padano è quella di “diventare il formaggio simbolo d’italianità nel mondo” – ha spiegato il presidente – mentre i pilastri che ci guidano in ogni azione rimangono la qualità, la sicurezza, la sostenibilità e l’inclusività”.
“Con un nuovo importante budget di marketing pari a 52 milioni di euro, il consorzio Grana Padano si prepara ad affrontare le sfide future con rinnovata energia e determinazione per diventare un brand sempre più globale – spiega il direttore generale, Stefano Berni. – Gli investimenti consentiranno, tra le varie iniziative a Piano, anche di valorizzare la sponsorizzazione di Milano-Cortina 2026 e di supportare il lancio di una nuova campagna marketing”.
Tra le linee di intervento del piano strategico si delinea anche una nuova e distintiva evoluzione del ruolo del consorzio: un modello organizzativo in grado di favorire la formazione e la specializzazione del personale, accompagnato da un modello di servizio a supporto dei consorziati rinnovato e potenziato per incrementare ulteriormente il valore generato. Questa trasformazione sarà accompagnata anche da un’evoluzione delle infrastrutture fisiche, con un progetto di valorizzazione del patrimonio esistente, e da un potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, creando un ecosistema innovativo e orientato all’efficienza.
“Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi del piano strategico 2024-2028 – conclude Berni –, sarà fondamentale un impegno collettivo da parte di tutti i consorziati. Il piano non rappresenta un punto di arrivo, ma un punto di partenza verso una crescita condivisa e sostenibile”.