Grana Padano: presentato il nuovo piano produttivo

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Ieri l’assemblea dei soci del Consorzio Grana Padano ha approvato il nuovo piano produttivo 2019-2021. Secondo Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano, «Il rispetto del piano produttivo fino a oggi ha portato, come previsto, grande equilibrio tra produzione e richiesta da parte del mercato (cresciuta in Italia da gennaio a luglio 2018 del 6,4% e all’estero del +7,7%). Nel 2009 la produzione era di 4.227.920 forme. Nel 2018, dopo quasi 10 anni, stimiamo di arrivare attorno a 5 milioni di forme, ben oltre 770mila forme in più». Il nuovo piano produttivo «premierà chi produrrà qualità, concedendo una percentuale superiore di quota produttiva a chi rispetterà parametri qualitativi in misura maggiore».

Tra le novità, l’introduzione di nuovi criteri nella valutazione tecnica del formaggio che dovrà diventare Grana Padano, basati su indicatori organolettici.
«Altro tema che ha ottenuto unanime consenso dell’Assemblea – prosegue Baldrighi – riguarda le proposte e gli impegni di modifica del disciplinare per essere ancora più attenti al benessere animale e al rispetto verso l’ambiente. Oltre alle modifiche già all’esame della UE da aprile 2018, abbiamo definito alcuni impegni di modifica da attivare al termine dell’iter attualmente in corso, come ad esempio, per citarne alcuni: un adeguamento dell’alimentazione delle bovine; l’introduzione della valutazione annuale di tutti gli allevamenti con possibilità di certificazione dei caseifici per ottenere claim “Benessere animale in allevamento” sul Grana Padano DOP; l’individuazione delle azioni di miglioramento e tempi di adeguamento per le stalle che non raggiungono il punteggio minimo previsto; la valutazione come possibile requisito nel disciplinare di produzione».