I formaggi freschi trainano l’export lattiero dei primi mesi 2022

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La bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari era strutturalmente in deficit, con un disavanzo medio di 5,8 miliardi di euro, nel decennio 2010-19; nel 2020 e nel 2021 il saldo commerciale si era portato in terreno positivo concretizzatosi in un surplus di circa 3,4 miliardi di euro. Tale risultato è da imputare esclusivamente all’industria alimentare che rappresenta l’85% delle esportazioni e il 65% circa delle importazioni di prodotti agroalimentari. Al contrario, il settore agricolo si è sempre confermato in deficit, peggiorando sensibilmente nei primi sette mesi del 2022.

In particolare, nei primi sette mesi del 2022, le esportazioni di prodotti agroalimentari hanno evidenziato una crescita tendenziale del 17,6% raggiungendo 34,5 miliardi di euro, di cui 29,6 miliardi di euro sono da ricondurre ai prodotti dell’industria alimentare. Più consistente è risultato l’aumento delle importazioni, salite a 34,9 miliardi di euro (+29,2% su gen.– lug. 2021). Ciò grazie all’aumento del 36,7% delle importazioni di prodotti agricoli che si sono attestate a 12,3 miliardi di euro, in conseguenza soprattutto degli incrementi dei prezzi internazionali delle commodity agricole; tuttavia, sempre per effetto del rialzo dei prezzi, anche le importazioni dei prodotti dell’industria alimentare sono aumentate del 25,5% raggiungendo 22,6 miliardi di euro.

Il comportamento del settore lattiero

Decisamente positivo è l’export di “latte e derivati” che, con un tasso di crescita nel periodo in esame del 21,9%, esprime un fatturato all’export di 2,4 miliardi di euro.

Da segnalare l’aumento del fatturato all’estero dei formaggi stagionati (+15,4% in valore per 968 milioni di euro e +9,7% in volume per 99 mila tonnellate) e dei formaggi freschi (+32% in valore per 704 milioni di euro e +17,5% in volume per 137 mila tonnellate).

In merito ai singoli Paesi, nel primo semestre 2022, l’export di formaggio ha guadagnato terreno in Germania (stagionati: +5% per 162 milioni di euro e +4% in volume), Francia (freschi: +30%, per 220 milioni di euro e +13% in volume; stagionati +29% per 110 milioni di euro con un medesimo tasso di crescita dei volumi). Sospinte della debolezza dell’euro, le esportazioni di formaggio stagionato verso gli USA ha spuntato un rialzo del 18% per 190 milioni di euro (+7% in volume).

 

Fonte: report Ismea Scambi con l’estero, 2/2022