È passato poco più di un anno da quando il gruppo spontaneo di pastori, produttori artigianali del Fiore Sardo ha avanzato richieste per una maggiore tutela del prodotto, fra cui: sollecitare un intervento da parte del MiPaaft sul piano di controllo della DOP per verificare la caseificazione di latte solo intero e crudo; la sospensione – e conseguente commissariamento – del Consorzio di Tutela del Fiore Sardo DOP, a cui la maggior parte dei produttori artigianali non ha aderito. Per tale ragione, nell’attuale contesto della “Vertenza Latte” in Sardegna, il gruppo spontaneo dei produttori di Fiore ha deciso di sostenere tutte le iniziative che richiedono le dimissioni volontarie e irrevocabili dei vertici di tutti e tre i consorzi. In una nota del gruppo, che rappresenta oltre quaranta aziende, si legge: “Alla base di tale sostegno, infatti, vi sono le motivazioni che lo stesso gruppo dei produttori artigianali denuncia da tempo, cioè “l’incapacità di tutelare e vigilare sulla produzione e sui livelli produttivi del prodotto finito; la sopraffazione della produzione industriale verso i trasformatori diretti del latte in formaggio, i quali rappresentano le modalità di trasformazione storica e tradizionale del prodotto; la totale assenza di controlli per la verifica del disciplinare di produzione soprattutto nella fase dei trattamenti termici e affumicatura con modalità tradizionale”.