Il 2017 di Parmalat

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Il contesto macroeconomico è stato caratterizzato dal consolidamento della crescita globale, sostenuta da politiche monetarie e fiscali espansive. Sul fronte valutario, pur in un contesto di volatilità, l’effetto cambio sul risultato del gruppo è stato sostanzialmente neutro. Per quanto riguarda il costo della materia prima latte nel corso del 2017 si è assistito a un incremento, rispetto all’anno precedente, con andamenti differenziati nei due semestri dell’anno Il fatturato netto pari a 6.695,5 milioni di euro è aumentato del 3,2% a cambi e perimetro correnti. A tassi di cambio costanti e perimetro omogeneo ed escludendo le controllate venezuelane, il fatturato netto risulta in linea con l’anno precedente, con una variazione negativa dell’America Latina, in particolare Brasile, per la flessione dei volumi di vendita. Il margine operativo lordo è calato del 4,5% a cambi e perimetro costanti ed escluso il Venezuela. La riduzione della redditività è dovuta principalmente a un peggioramento del mix di vendita, con un calo dei volumi dei prodotti branded a più alta redditività. Per quanto invece concerne Parmalat S.p.A., l’utile dell’esercizio è stato pari a 27 milioni di euro, in diminuzione di 29,9 milioni di euro rispetto ai 56,9 milioni di euro del 2016. La posizione finanziaria netta è passata da un saldo di disponibilità nette di 61,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016 a un saldo di indebitamento netto di 24,2 milioni di euro al 31 dicembre 2017, con una diminuzione di 85,5 milioni di euro.