Il burro svolta verso la qualità e l’ecosostenibilità

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Non più un mero “sottoprodotto” del formaggio oppure, peggio ancora, un’algoritmica commodity ma un derivato di pari dignità del formaggio nella filiera di trasformazione del latte e pertanto anch’esso al centro delle strategie e scelte industriali del caseificio. È questa la nuova visione concepita da Brazzale nei riguardi del burro, per il quale l’azienda vicentina ha deciso di realizzare in Moravia (Repubblica ceca) la prima filiera ecosostenibile interamente dedicata alle panne.

Il progetto

Così Roberto Brazzale, presidente del gruppo e ideatore del progetto, spiega l’idea: «Il burro migliore si può realizzare solo curando una specifica filiera panna dalla fattoria alla tavola, ideata, garantita e seguita passo dopo passo, ogni giorno, per ottenere il burro migliore. Se non si conosce e si controlla la produzione del latte fino all’alimentazione delle bovine non è possibile garantire un prodotto “premium”, esattamente come succede con i formaggi. Abbiamo adottato un atteggiamento completamente diverso di pensare alla filiera nel suo complesso, cominciando dalla selezione e dalla raccolta del latte, passando per la costruzione di impianti e linee ad hoc, e curando le operazioni di centrifugazione e affioramento, per ottenere le migliori panne da burrificare». La filiera fa perno, per esempio, sulla qualità del latte, sul suo celere trasporto per poterne permettere la tempestiva lavorazione, su delicati sistemi di pompaggio a lobi, sull’affioramento in ambienti chiusi e sulla maturazione delle panne opportunamente guidata, senza dimenticare l’importanza di avere il burrificio annesso al caseificio. Beneficeranno della filiera panna ecosostenibile tanto il burro superiore Fratelli Brazzale quanto il nuovo burro delle Alpi Premium. Il primo è un burro di centrifuga con l’84% di materia grassa, realizzato esclusivamente con il latte di un’unica stalla e apprezzato per la spalmabilità e la sorprendente rotondità di gusto e aromi. È disponibile in un’ampia gamma di formati, per il retail e l’utilizzatore professionale, anche in versione aromatizzata al sale dolce di Cervia o a quello affumicato di Cipro. Il burro delle Alpi Premium, l’ultimo nato, è invece ottenuto da panne fresche per affioramento naturale.

Dal passato remoto al futuro

Il nuovo progetto di filiera si inserisce in profondità nelle radici del gruppo Brazzale che dal 1784 ha il burro nel proprio DNA. È infatti il più antico burrificio italiano che ha saputo evolvere nei secoli, realizzando prodotti a marchio proprio e private label, segmento nel quale il gruppo è specializzato e leader nazionale.