Nel 2016, la divisione Fresh Dairy Products di Danone ha registrato un rialzo del fatturato del 2,0% a parità di perimetro, dopo il +0,6% del 2015. Ciò grazie ai progressi nel CSI e in nord America (USA e Canada), in linea con le aspettative. Negli Stati Uniti, Danone ha vissuto una solida crescita durante tutto l’anno, nonostante la maggiore concorrenza del secondo semestre. L’innovazione e il lancio di marchi di successo hanno contribuito a rafforzare la leadership di Danone e più in generale le sue fondamenta, a fronte di una categoria che dovrebbe diventare più impegnativa nel 2017. In Russia, Danone ha dimostrato la solidità del proprio modello di business per il terzo anno consecutivo, in un difficile contesto economico. La valorizzazione del valore del portafoglio marchi aziendale ha compensato i minori volumi, generando un incremento delle vendite. Queste ultime in Europa sono state influenzate dalle performance di Activia e aggravate dalle condizione del mercato della Spagna in Q4. In questa fase, i risultati di vendita di Activia sono inferiori alle aspettative: il rilancio del marchio non è riuscito a invertire il trend. Per questo l’azienda sta elaborando piani locali per ciascun Paese. La regione ALMA (= Asia-Pacific/Latin America/Middle East/Africa) è stata in forte crescita nel 2016. Tuttavia, in un contesto economico ad alta l’inflazione e con fragile potere di acquisto in America Latina, il calo dei volumi nei primi nove mesi dell’anno è proseguito pure nel quarto trimestre, in particolare in Brasile, e si prevede che proseguirà nel 2017.