In Lombardia scatta il piano “salva stalle”

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Scatta il “salva stalle” per quegli allevamenti lombardi che da oggi non saranno più coperti da contratti per il ritiro del latte, dopo la scadenza del patto di Natale sul prezzo. Il piano, ideato da Regione, Coldiretti Lombardia e cooperativa Virgilio di Mantova, prevede che quest’ultima, nei prossimi tre mesi, assorba circa 90mila quintali di latte in esubero rispetto al collocato e li trasformi in UHT da destinare al mercato e alla reti di intervento sociale della Regione Lombardia. «Si tratta di un’esperienza pilota che può essere un buon punto di partenza per un ragionamento più ampio sia dal punto di vista geografico che di quello delle realtà coinvolte – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia. – L’operazione non sarebbe stata possibile senza il coinvolgimento in prima persona della regione e della Virgilio. Credo sia una strada da valutare anche in altre realtà italiane».

L’obiettivo – spiega Coldiretti Lombardia – è mettere al sicuro un sistema che produce il 40% del latte italiano, dove lavorano direttamente almeno 15 mila persone, ma che viene messo a rischio dal crollo del prezzo del latte alla stalla sotto i 36 centesimi al litro. Negli allevamenti la situazione è precipitata a un anno esatto dalla fine delle quote, che coincide con la scadenza dei contratti che ha scatenato una nuova guerra del latte.

Critica Copagri Lombardia che in una nota spiega: “Maroni e Fava convochino con urgenza un incontro delle tre province triangolo del latte lombardo: Mantova, Brescia e Cremona, dove si concentra, tra cooperazione ed industria, l’asse portante dell’agroalimentare lombardo ed italiano, al fine di coordinare il ritiro del latte non raccolto dall’industria casearia, in quanto, anche in seguito all’intervento di Virgilio con l’acquisto di 25 tonnellate giornaliere, permane il 90% del problema.È indispensabile quindi la costituzione di un tavolo di crisi permanente, tra tutti gli operatori. Ed è altrettanto necessario convocare la distribuzione organizzata che, a fronte del ribasso del prezzo latte alla stalla del 50%, ha registrato un aumento dei prezzi al consumo”.