I costruttori italiani di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio rafforzano nel 2016 la loro leadership mondiale, facendo registrare una crescita prossima al +2% nel giro d’affari totale.
Secondo i dati preconsuntivi del Centro Studi Ucima (l’associazione nazionale di categoria), il fatturato di settore dovrebbe infatti superare i 6.300 milioni di euro, contro i 6.197 milioni di fine 2015.
Determinanti per il conseguimento di questo importante risultato le ottime performance sul mercato italiano che ha fatto registrare una crescita a doppia cifra del +10,4% raggiungendo i 1.194 milioni di euro. Nei dodici mesi passati si è pertanto rafforzato il trend positivo in corso dal 2015, quando il fatturato realizzato sul mercato domestico era cresciuto del 2%.
Meno brillanti invece i risultati delle vendite oltreconfine che restano stabili (-0,1% sul 2015 pari, in valori assoluti, a 4.997 milioni di euro).
A incidere negativamente, i rallentamenti in atto in tre importanti regioni: Medio Oriente, Asia e Est Europa.
Secondo gli ultimi dati disaggregati disponibili e relativi ai primi nove mesi dell’anno, infatti la macro regione Medio Oriente e Asia ha fatto registrare un calo del -7,6% mentre in Est Europa la contrazione è stata del -4,5%.
In particolare, tali risultati sono attribuibili alle crisi socio-economiche in atto in alcuni importanti mercati di sbocco: Turchia (-19,6%), Cina (-47,2%), Algeria (-18,3%), Arabia saudita (-11,5%).
Ancora in stallo inoltre il mercato brasiliano che crolla di un ulteriore -38,5%.
Positivo, al contrario, l’andamento in altri importanti mercati che sembrano aver dunque superato il difficile momento congiunturale: le performance migliori spettano a Indonesia (+23,8%) ed Egitto (+15,2%). Da record anche l’andamento del Messico: +35% sui primi novi mesi del 2015.
Per quanto riguarda il 2017, le previsioni dell’associazione sono caute.