Latte al nord Europa e derivati in Cina

Le previsioni di Gira al 2016
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Ospite di Assocaseari, nell’incontro promosso presso la Borsa Merci di Rozzano, l’esperto analista del settore lattiero-caseario Christophe Lafougère di Gira ha presentato una relazione intitolata: “Situazione latte in Europa e nel Mondo dopo l’abolizione delle quote. E il siero?”. Per quanti ancora non la conoscessero, ricordiamo che la francese Gira è una società di consulenza e ricerca dedicata alle prospettive e strategie del settore alimentare in genere con analisti specializzati in diversi settori (latte, carne e insaccati, cereali e panificazione, dolciari, bevande alcoliche e non, pesce, frutta e verdura). Nella sua interessante esposizione Lafougère ha mostrato tra l’altro lo sviluppo della classe media previsto dall’OCSE (figura 1), gli aumenti della produzione di latte su base continentale (figura 2) e le potenzialità di sviluppo dei consumi del siero proteine nei settori dell’alimentazione infantile e funzionale (figura 3).  In generale dopo il 2011 e il 2012, sostanzialmente buoni per tutti – secondo l’analista di Gira –, il “trenino delle montagne russe” è pronto a riprendere “salite e discese”, nella seconda parte del 2013; precisando che sul fronte dei prezzi, il legame tra le materie prime e il latte rende sempre più cogenti i prezzi mondiali che sostanzialmente non vanno sotto i precedenti valori bassi, mentre restano liberi di oltrepassare i precedenti apici. In questo senso, molto dipende dalla domanda del mercato cinese. In merito agli sviluppi del commercio mondiale dei derivati del latte, è necessario prendere atto che sono in corso di implementazione nuovi modelli di attività, sempre più complessi e sofisticati, in ogni caso orientati alla ricerca di materie prime con costi minori e potenziali valori aggiunti maggiori. In effetti, gli incrementi della domanda delle proteine del siero di latte stanno cambiando radicalmente il quadro di riferimento del mercato e, in qualche caso, s’è creata la situazione dove “la parte più importante del cagnolino sia la coda”. In merito al dopo quote latte, le previsioni di Gira sono per una concentrazione delle produzioni nelle aree maggiormente estensive, e una stabilizzazione o riduzione nelle aree altamente intensive. Christophe Lafougère non prevede inondazioni di latte, almeno nei primi anni dopo la fine del regime. In chiusura dei lavori non sono mancate con i saluti le riflessioni del presidente di Assocaseari Gian Battista Brazzale.

 

A cura della redazione