La cooperativa formata da 200 soci conferitori (tra Veneto e Friuli Venezia Giulia) ha incrementato nel 2014 tanto il fatturato (+6%, passano da 65 a 69,3 milioni di euro), quanto la produzione (+8% di latte conferito). Inoltre, nel corso dell’assemblea dei soci di sabato, è stato annunciato un conguaglio di dividendi per quasi 1,5 milioni di euro, cifra che ha consentito al prezzo del latte pagato ai soci di raggiungere i 0,50 €/L contro la media nazionale di 39 €/L. «Un dividendo che torna alle nostre aziende per essere reinvestito e continuare a migliorare i processi produttivi e la qualità del nostro latte – ha spiegato il presidente di Latteria Sligo, Lorenzo Brugnera – specialmente in questo particolare momento storico. Eliminata la protezione delle quote latte, la sfida che abbiamo di fronte è quella di un mercato libero dove potremo resistere solo se innalziamo efficienza e qualità». Negli ultimi due anni ormai Soligo ha avviato una politica di crescita sui mercati nazionali e stranieri. Anche se l’area di riferimento resta il Nordest, vi sono segnali estremamente positivi dal mercato interno: +25% il fatturato nel Nordovest (che rappresenta ormai il 6% del fatturato Soligo), e +35% nell’area del centro Italia (che è oggi il 3,6% del fatturato). L’export è aumentato di 500mila euro nel 2014 (che ha segnato l’ingresso nel Regno Unito, in Austria e il consolidamento in Svizzera). Tutto questo nonostante una contrazione dei consumi interni del -2,7%, che per il latte fresco è arrivata a -6%. «Risultati – ha concluso il presidente Brugnera – che ci premiano per la nostra filiera produttiva, che garantisce eccellenza e controlli, per la qualità di prodotti fortemente radicati nel territorio e garantiti da marchi di tutela – dal Latte Soligo Alta Qualità QV ai formaggi DOP – per la rispondenza alle esigenze dei consumatori: dalle nuove linee biologiche (latte, mozzarella e a breve stracchino) ai prodotti a basso contenuto di lattosio. La nostra responsabilità è guardare al futuro puntando su ricerca, sviluppo e territorio, solo così una piccola realtà come la nostra potrà resistere alla concorrenza dei grandi colossi internazionali. Non dimenticando una gestione oculata che punti a patrimonializzazione e ottimizzazione dei processi produttivi ma soprattutto la nostra natura mutualistica che, come cooperativa del territorio forte di oltre 130 anni di storia, si fonda su forti valori etici e ci vede impegnati a contribuire alla crescita culturale e sociale del territorio».