Archiviato il 2014 con ricavi stabili a 11,3 miliardi di € (+2,2%), FrieslandCampina a livello globale prevede che la fornitura di latte crudo e la domanda di prodotti lattiero-caseari rimarranno in equilibrio precario. Se in Europa il 1° aprile 2015 terminerà il trentennale regime delle quote latte, nel mondo si prevede che il volume di latte fornito nel 2015 sia il 2-4% in più rispetto al 2014 e che la domanda di prodotti lattiero-caseari aumenterà leggermente, trainata in Asia e in Africa dalla crescente classe media. Il basso livello dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari dovrebbe permetterne l’acquisto anche da parte dei consumatori dei mercati emergenti. L’euro relativamente debole renderà i prodotti lattiero-caseari europei in grado di competere meglio e pertanto di aumentare il loro export. È difficile stimare sia il fabbisogno della Cina per i prodotti lattiero-caseari e le materie prime sia se, o quando, cesserà l’embargo russo. Anche se dovesse terminare, tuttavia, non si prevede che la domanda russa si riprenda in fretta. I consumatori dell’Ue presteranno attenzione al prezzo e, in parte per questo, la concorrenza tra i fornitori e le private label si rafforzeranno.
Per il 2015 FrieslandCampina si attende una crescita dei volumi dei prodotti per la nutrizione infantile in Asia e in Africa e degli ingredienti e bevande a base di latte. La ripresa della domanda delle bevande a base di latte avrà luogo prevalentemente fuori dell’Europa. Previsto anche un rialzo delle spese per la pubblicità e promozione e, in misura minore, di quelle per la ricerca e sviluppo. Gli investimenti in infrastrutture e nella capacità produttiva dovrebbero aggirarsi attorno ai 600 milioni di euro.
Alla luce delle incertezze sopra descritte, tuttavia, FrieslandCampina non vuole fare previsioni concrete sui risultati attesi per il 2015. Nel lungo periodo però le prospettive restano positive.