Minibond per il settore agroalimentare del Mezzogiorno

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L’iniziativa Bond Food Mezzogiorno lanciata da UniCredit e SACE mira a incentivare gli investimenti di medio-lungo termine delle aziende che vogliono migliorare la propria sostenibilità e lo sviluppo sui mercati internazionali

Prende il via il ‘Bond Food Mezzogiorno”, il primo programma di emissione di minibond per finanziare i piani di sviluppo di medio-lungo termine legati alla crescita sostenibile e internazionale delle imprese del Sud appartenenti al settore agroalimentare.

A inaugurare l’iniziativa sono otto imprese del Mezzogiorno che hanno emesso minibond a tasso variabile e di durata pari a 7 anni, sottoscritti da UniCredit. Fra di esse anche Caseificio Palazzo. In tutto le risorse complessive raccolte sono state pari a oltre 27 milioni di euro.

Per quanto riguarda il miglioramento degli impatti ambientali e sociali, alle società emittenti che hanno scelto Nativa, Regenerative Design Company e prima Società Benefit e B Corp in Europa, in qualità di Sustainability Advisor per l’identificazione, l’implementazione e la misurazione degli obiettivi ESG, viene riconosciuta una premialità nella forma di una riduzione del tasso cedolare al raggiungimento degli obiettivi fissati al momento dell’emissione del minibond. UniCredit, in linea con il paradigma ESG, prevede tre categorie di obiettivi in tema di miglioramento della sostenibilità del business: tutela dell’ambiente, miglioramento degli aspetti sociali della collettività e conduzione etica dell’impresa.

Il progetto di Caseificio Palazzo

Caseificio Palazzo (Puglia), storica azienda con sede a Putignano (BA). opera dal 1957 nel settore lattiero/caseario. Il minibond da 6 milioni di euro è finalizzato a sostenere un importante progetto di ristrutturazione e ampliamento dello stabilimento industriale che si estenderà su una superficie di 5.000 mq. Il caseificio prevede di acquistare pure nuove attrezzature e impianti in ottica 4.0. Gli interventi sono mirati ad aumentare la capacità produttiva e incrementare la quota di mercato, in particolare per il canale estero. Prevista l’assunzione di circa 60 unità in Italia.