Scrivendo al Commissario europeo Phil Hogan in partenza per Washington, il ministro Bellanova ha voluto sensibilizzare i componenti della missione UE a utilizzare tutte le armi della diplomazia, per scongiurare l’ulteriore penalizzazione dell’agroalimentare europeo.
“Non è accettabile – ha ribadito il ministro – che agricoltori e imprese paghino dazi addirittura al cento per cento del valore come quelli previsti dalla revisione in corso delle misure”.
Per la Bellanova, occorre inoltre costituire immediatamente uno specifico fondo, “senza assolutamente intaccare le risorse Pac, per affrontare questa e altre crisi commerciali e soprattutto, nell’immediato, sostenere le aziende dell’agroalimentare italiano ed europeo colpite ingiustificatamente dai dazi”.
In terza battuta, l’Italia auspica che venga mantenuta “l’unità d’azione europea e la coesione tra gli Stati membri che la strategia dell’amministrazione statunitense sta a colpi di dazi tentando di minare. Coesione che rischia invece di venire meno, laddove le nuove misure venissero a colpire in maniera sproporzionata alcune categorie di prodotti agroalimentari europei: nel nostro caso, dopo aver gravemente danneggiato il lattiero-caseario, l’ampliamento ipotizzato nella lista finirebbe per colpire nostre filiere strategiche come quelle vitivinicole, delle carni lavorate, dell’olio di oliva e degli agrumi. L’impatto non sarebbe sostenibile per le nostre imprese che hanno investito molto in questi anni e che, senza adeguate misure compensative, resterebbero di fatto escluse dal mercato americano”.