La Mozzarella di bufala campana attrae cuori e palati

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La Mozzarella di bufala campana attrae cuori e palati

La Mozzarella di bufala campana attrae cuori e palati. È quanto emerge dalle ricerche di Nomisma e Arcadia, appena presentate dal consorzio di tutela.

Nomisma: la mozzarella di bufala attrae cuori…

Nomisma ha realizzato uno studio su cinquemila consumatori in cinque Paesi europei: “Al centro dell’analisi – ha spiegato Denis Pantini, responsabile Agrifood Nomisma – abbiamo inserito tre macro-temi: notorietà, percezione e comportamenti di consumo. Abbiamo coinvolto Austria, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito e Svizzera. Proprio inglesi e svizzeri sono stati nell’ultimo anno i maggiori consumatori di mozzarella Dop, con circa il 30% della popolazione”.

L’indagine ha raccolto anche le emozioni che suscita il prodotto: piacere (29% degli utenti), benessere (24%), felicità (15%) e innamoramento (10%). Rispetto a questa media, alcuni Paesi si distinguono per una maggior sensazione di piacere (35% e più per belgi e britannici), benessere (arriva al 37% nel caso degli austriaci), di felicità e innamoramento (rispettivamente 19% e 15% per gli inglesi).

La percezione della Campania, terra di cibo per tutti i palati

E la Bufala traina anche la reputazione positiva che si ha all’estero della regione Campania pari al 98% degli intervistati. Nei cinque Paesi analizzati, i consumatori tipo appartengono alla “middle-upper” class, vivono in famiglie con figli sotto i 12 anni. Inoltre sono stati in Italia per vacanze/lavoro e, non meno importante, hanno visitato la Campania (a dimostrazione, una volta di più, di come la sinergia tra territorio, turismo e prodotti può fare la differenza). Anche perché è proprio il cibo la prima parola che il 56% dei consumatori europei intervistati associa alla Campania. Cibo regionale che a sua volta si declina principalmente, sempre nella memoria degli intervistati, in pizza, mozzarella di bufala e vino. E ben il 98% dei consumatori dichiara di avere un’opinione/percezione positiva della regione.

…e le tastiere

Lo studio di Arcadia ha individuato, catalogato e analizzato qualitativamente e quantitativamente il “parlato digitale” in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Ha infatti realizzato una mappa delle conversazioni nell’infosfera sulla Mozzarella di bufala campana. “Il focus ha avuto una profondità spazio-temporale – ha sottolineato Domenico Giordano, data analyst e ceo di Arcadia. – Abbiamo provato a mettere in luce i momenti, gli argomenti, le fonti e gli autori che hanno generato un livello di audience censibile in un arco temporale di 24 mesi (da luglio 2023 a fine luglio 2025). La mole complessiva dei dati non riguarda solo le conversazioni che si sono generate in Italia e in lingua italiana, ma raccoglie anche il parlato che si è sviluppato in Francia, Germania e Regno Unito. Il brand/topic Mozzarella di Bufala Campana DOP ha prodotto negli ultimi 24 mesi un parlato che ha potenzialmente raggiunto un’audience complessiva di 37 milioni di utenti”.

Sentiment della Mozzarella di Bufala e territori digitali

Il parlato che riguarda la Mozzarella di Bufala Campana DOP genera un sentiment positivo. Mediamente il 75% degli utenti manifesta un comportamento favorevole. Vale a dire, che nei consumatori online il prodotto-brand Mozzarella di Bufala Campana DOP ha un percepito per due terzi positivo.

Il sentiment si genera e si distribuisce largamente su Instagram. Quello invece prodotto e veicolato dal consorzio trova su Facebook la sua fonte principale. L’età media degli utenti che si ingaggiano è compresa dai 25 ai 44 anni, quindi già matura per essere considerata propria dei consumatori finali. Con la keyword specifica – Mozzarella di Bufala Campana DOP – c’è una equivalenza dei generi tra utenti uomini e utenti donne che si ingaggiano nelle conversazioni.

Negli ultimi due anni, la torta dei territori digitali conferma da un lato la predominanza di Instagram, con il 43% del parlato, quale fonte più utilizzata e coinvolgente. Dall’altro però, evidenzia quanto i social media (Instagram, Facebook, X e TikTok) nel loro insieme raccolgono il 90% del parlato digitale complessivo che riguarda il prodotto.

Il commento

Secondo Pier Maria Saccani, direttore del consorzio di tutela: “I dati presentati ci dimostrano con chiarezza che bisogna continuare a puntare sulla qualità come elemento distintivo del nostro prodotto e del Made in Italy all’estero – ha evidenziato. – Qualità e legame con il territorio di origine sono i driver che possono consentire uno sviluppo anche del turismo Dop, in forte ascesa, e di cui la Bufala Campana è protagonista e testimonial come emerge dalle risposte dei consumatori europei e dai dati delle nostre ricerche”.

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