«Abbiamo di recente adottato una nuova certificazione volontaria. Si tratta della norma ISO 22000:2005 – spiega la signora Marinella, presidente della Srl e responsabile di produzione (in foto). – Essa può garantire a tutti gli effetti e sotto ogni punto di vista la sicurezza igienico-alimentare della nostra produzione casearia, su tutta la filiera, compreso l’approvvigionamento delle materie prime».
Sono poche le aziende che possono attualmente vantare l’applicazione della norma ISO 22000:2005 nel mondo alimentare, nell’artigianato soprattutto: il Pascoli arriva tra i primi al traguardo. La nuova certificazione ISO 22000:2005 “Gestione della Sicurezza Alimentare” è un modo di lavorare che garantisce il consumatore finale e che al caseificio Pascoli va a integrare la norma “Sistema di Gestione Qualità” ISO 9001, adottata da oltre 10 anni. Grazie a questa certificazione, l’azienda artigiana è in grado di garantire certezza sulla filiera produttiva, qualità degli ingredienti che si utilizzano per caseificare i formaggi (di cui i più noti sono lo squacquerone Dop e il formaggio di fossa Dop, stagionato poi a Sogliano al Rubicone), formaggi freschi come casatelle, semiteneri di latte vaccino, ricotte, semi stagionati, pecorini o misti, formaggi affinati e paste filate. Infatti, la qualità e la salubrità dei prodotti e degli ingredienti combinati alla metodologia di lavoro dello staff (esperienza e tanta passione) contraddistinguono questa piccola realtà produttiva che ha sede nel cuore della Romagna, a Savignano sul Rubicone. Questi in sintesi i vantaggi portati dalla nuova certificazione di conformità ai requisiti ISO 22000:2005:
- approccio di sistema invece che di prodotto;
- ottimizzazione delle risorse sia interne sia della catena alimentare;
- tutte le misure di controllo sono soggette all’analisi del rischio;
- migliore pianificazione, minore verifica post-elaborazione;
- migliora la qualità;
- maggiore diligence;
- comunicazione dinamica delle problematiche relative alla sicurezza e all’igiene alimentare con fornitori, clienti, autorità di regolamentazione e altri parti interessate;
- approccio sistematico e proattivo per l’identificazione dei rischi per la sicurezza e l’igiene alimentare e lo sviluppo e l’implementazione di misure di controllo.