Nuova identità di marca e strategia di sviluppo per Granterre

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Granterre ha recentemente svelato il nuovo logo e le strategie di crescita future.

Partecipato e controllato congiuntamente da Unibon e dal Consorzio Granterre, il gruppo riunisce due realtà storiche italiane: Caseifici Granterre (già Parmareggio) e Salumifici Granterre (già Grandi Salumifici Italiani).

Ciò che oggi si riunisce sotto il nuovo company name “Granterre” è un player con una lunga storia alle spalle, che produce e offre alcune eccellenze alimentari italiane.  Un player caratterizzato da una grande capacità industriale grazie a una filiera composta da oltre 2000 soci produttori che, come ha spiegato Ivano Chezzi vicepresidente Granterre, “ogni anno seguono dai campi ai magazzini di stagionatura la produzione di oltre 800mila forme fra Parmigiano Reggiano e Grana Padano”.

Il nuovo brand

Sul nuovo brand “Granterre” si concentrerà molta parte della strategia di sviluppo nei prossimi anni: un brand che sarà al contempo company name – a rappresentare l’unica identità che lega Salumifici Granterre e Caseifici Granterre – e brand “federatore”, che andrà ad aggiungere il proprio valore alle caratterizzazioni che accompagnano marchi già molto noti come Parmareggio, Teneroni, LiberaMente, Senfter, Gran Tenerone…

I numeri presenti e… futuri

Il gruppo opera in 18 stabilimenti produttivi diffusi su 5 regioni con 2200 dipendenti. E ancora altri dati: 173mila tonnellate di prodotto vendute, 9 Dop e 6 Igp commercializzate, 4 filiali commerciali estere e un fatturato che sfiora l’1,5 miliardi di euro, 407 milioni dei quali di fatturato estero.

Questo l’obiettivo del piano di sviluppo che lo accompagnerà nei prossimi anni: diventare un grande gruppo internazionale da 2 miliardi di euro, polo delle eccellenze gastronomiche italiane nei salumi e nei formaggi.

In che modo? “Investendo nella marca, nell’innovazione, nell’efficienza dei processi e nelle competenze, che saranno i principali strumenti strategici – ha spiegato Giuliano Carletti, AD Granterre -. Il programma di investimenti nel potenziamento ed efficientamento degli stabilimenti e nella transizione digitale supera i 140 milioni di euro.”