La pubblicazione della nuova lista dei prodotti soggetti a dazi pubblicata dall’amministrazione americana, come conseguenza della sentenza del Wto, è stata valutata positivamente dal comparto lattiero. Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza cooperative Agroalimentare ha commentato: «Quella che arriva dagli Stati Uniti è un’ottima notizia: i dazi introdotti a ottobre sui prodotti italiani, a partire dai formaggi, non hanno subito aumenti e inoltre non ci sono altri prodotti italiani nell’elenco. Un grande merito va dato al lavoro diplomatico portato avanti dal nostro governo, che si è mosso compatto per evitare inasprimenti ai dazi, così come alle iniziative portate avanti dall’Europa e in particolare dal commissario al commercio Phil Hogan».
Similmente, si è espresso in una nota anche il Consorzio del Parmigiano Reggiano che ha accolto «con entusiasmo la notizia che gli Usa hanno deciso di non alzare i dazi al 25% imposti lo scorso ottobre a vari prodotti europei. Abbiamo lavorato nella direzione giusta, facendo squadra con le altre Indicazioni Geografiche, credendo fermamente che la Commissione Europea fosse l’unico tavolo al quale portare avanti la negoziazione, evitando di disperdere energie portando avanti diversi interessi da parte delle singole classi di rappresentanza. Il Consorzio Parmigiano Reggiano ha mantenuto coeso e compatto il mondo delle Dop: si è reso promotore di una cordata, insieme al ministero delle Politiche agricole e al Parlamento Europeo, per far sì che ci fosse un grande supporto al commissario Phil Hogan e al negoziatore John Clarke affinché avessero l’appoggio delle Dop italiane coese e compatte per andare a negoziare con una maggiore forza e consapevolezza. Nervi saldi e credere di più nell’Europa come istituzione: è questo l’approccio giusto per combattere una battaglia che è solo all’inizio e che vedrà il Parmigiano Reggiano in prima linea. Il fatto che gli USA abbiano deciso di non incrementare ulteriormente i dazi sul nostro prodotto porterà sicuramente un clima più disteso e oggettivo e – ci auguriamo – un riequilibrio del mercato con un prezzo all’origine più alto» ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.