Il nuovo standard International Dairy Federation(IDF)/International Organization for Standardization (ISO) (ISO 19344|FIL 232) intende fornire un metodo per la quantificazione dei batteri lattici in prodotti fermentati, colture starter e probiotici utilizzati nei prodotti lattiero-caseari mediante citometria a flusso. Secondo Sandra Casani, responsabile del progetto IDF/ISO, «fra i vantaggi dell’uso della citometria a flusso vi sono la ridotta variazione, la riduzione dei tempi di test, la differenziazione tra cellule attive e cellule totali e la possibilità di alta produttività analitica. La capacità di discriminare le cellule vive da quelle totali, inoltre, è di particolare importanza per alcune applicazioni, per esempio per l’ottimizzazione dei processi produttivi e la valutazione di stabilità durante la shelf-life». Al progetto congiunto hanno collaborato produttori e utilizzatori di LAB, esperti di citometria a flusso provenienti dal mondo industriale e accademico.
Harrie van den Bijgaart, presidente del gruppo IDF sugli standard e presidente del comitato tecnico ISO sul latte e i prodotti lattieri ha chiosato: «Standard condivisi come questo sono importanti per evitare la duplicazione del lavoro e garantire procedure ottimali e armonizzate per l’analisi e il campionamento di latte e prodotti lattiero-caseari in tutto il mondo. Inoltre forniscono garanzie in merito all’equivalenza dei risultati dei test, considerando che la disponibilità di tali norme comuni limita anche gli sforzi di validazione in-house da parte degli utilizzatori dello strumento». Per quantificare esattamente i batteri lattici e i probiotici mediante citometria a flusso nelle colture starter, nei probiotici e nei prodotti lattieri fermentati, è stato condotto uno studio collaborativo internazionale ISO 19344│IDF 232, a validazione dello standard. Il rapporto è pubblicato nel Bollettino IDF n. 478/2015.