OriGIn EU è l’organizzazione che raggruppa oltre trecento indicazioni geografiche europee rappresentative di un fatturato alla produzione di oltre 30 miliardi di euro. L’ente è stato presentato, lo scorso 21 marzo, a Bruxelles, nella sede del Parlamento Europeo, dal presidente di OriGIn ClaudeVermot-Desroches e dal direttore Massimo Vittori a tutti i membri della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale alla presenza del suo vicepresidente, Paolo De Castro. OriGIn EU nasce per aumentare il dialogo tra i consorzi europei, con le istituzioni e per giocare un ruolo proattivo in Europa. «L’Unione europea – ha affermato Massimo Vittori, direttore dell’organizzazione mondiale OriGIn (Organization for an International Geographical Indications Network) – ha raggiunto negli anni risultati importanti per il settore delle DOP/IGP, sia a livello di mercato interno che nei Paesi terzi. Crediamo tuttavia ci sia spazio per un ulteriore miglioramento, sia a livello interno, con la semplificazione delle procedure, che degli accordi bilaterali, con un coinvolgimento diretto dei consorzi nei negoziati. OriGIn EU lavorerà in maniera prioritaria per il raggiungimento di questi obbiettivi». E proprio su questi temi, OriGIn EU, nei giorni successivi, ha fatto un primo passo incontrando anche i negoziatori della Commissione Europea.
Da tempo il Consorzio di Tutela Formaggio Asiago, che è tra i soci fondatori di OriGIn EU, ha scelto di svolgere un ruolo attivo in Europa consapevole che i consorzi di tutela dei prodotti DOP e IGP – in qualità di portatori di interesse – hanno il dovere di presidiare temi come la definizione della futura PAC, con nuove regole e con maggiori vincoli economici; la negoziazione di complessi accordi negoziali; la definizione degli standard di settore, svolgendo un ruolo di supporto alle istituzioni comunitarie, anche attraverso gli Stati Membri e nel rispetto delle prerogative di questi ultimi. Dai qui anche la scelta di essere tra i soci fondatori di OriGIn EU.
«Chi non è attivo nella tutela legale, nella promozione commerciale e nella difesa attiva degli interessi della propria denominazione in uno specifico mercato – afferma il direttore del consorzio Flavio Innocenzi – difficilmente potrà raggiungere uno status di piena protezione. Promozione commerciale e difesa della proprietà intellettuale rappresentano due facce della stessa medaglia».