Primo semestre 2015 in ribasso per Arla

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arlaIl fatturato complessivo di Arla è sceso del 3,8% a 5,13 miliardi di euro nel primo semestre del 2015 (da 5,33 miliardi del primo semestre del 2014), mentre il prezzo di performance è stato di 33,8 eurocent pr. kg. di latte (rispetto a 41,7 del 2014). I prezzi di mercato a livello mondiale sono stati sotto pressione, considerando il ristagno delle importazioni cinesi e l’embargo russo. Al contempo, la produzione di latte europea è aumentata dopo l’abolizione delle quote latte e analoga tendenza ha riguardato anche le performance di Nuova Zelanda e Stati Uniti Da inizio 2014, sul mercato globale delle materie prime il prezzo del latte intero in polvere è sceso del 53,1%, attestandosi attualmente ai livelli registrati nel 2009, in una discesa davvero imprevedibile. «Il fatturato è in linea con le aspettative per il primo semestre 2015. Abbiamo mitigato l’impatto negativo, indirizzando i volumi crescenti di latte verso prodotti in vendita al dettaglio e di marca, limitando di conseguenza la quantità di materie prime meno redditizie» ha chiarito Peder Tuborgh, ceo di Arla Foods. «I guadagni attuali non coprono i costi di produzione del latte. L’anno scorso Arla ha lavorato molto attivamente per tamponare la situazione del mercato senza compromettere le nostre posizioni di mercato. Questo dimostra che la strategia è giusta, anche se nessuna strategia può cancellare l’attuale crisi del mercato mondiale» ha rincarato Åke Hantoft, presidente di Arla Foods. L’attenzione ai costi è massima per questo gli investimenti sono stati ridotti del 30% e l’organizzazione è stata snellita per conseguire un risparmio complessivo di € 330 milioni entro fine 2015. Lo spostamento di materia prima verso marchi più redditizi ha fatto sì che nel primo semestre 2015, Arla abbia raggiunto una crescita dei ricavi legati ai volumi di marchi come Arla®, Lurpak® e Castello® diffusi globalmente del 2,4%. «A eccezione della Russia, la nostra espansione nei mercati extra UE sta procedendo secondo i piani. Quest’anno le vendite in Cina di prodotti a marchio raddoppieranno, e la nostra crescita dei ricavi a volume in Medio Oriente e in Africa si attesterà al 15%» afferma Peder Tuborgh. Per l’intero anno Arla ipotizza ricavi attorno al 2,7-3,0% sul fatturato, cioè 10,2-10,3 miliardi di euro.