Raccolta di latte giù dello 0,5%; calo del 7% dell’export UE soprattutto a causa delle polveri lattiere; consumo intra UE stabile nonostante il rialzo dei prezzi. Questi gli scenari per il 2022 secondo le previsione di medio periodo della Commissione UE
Poiché nei prossimi mesi potrebbe essere avviato più latte alla produzione di burro e SMP, la produzione UE di formaggio potrebbe prima indebolirsi e dopo riprendersi verso fine anno, sostenuta da prezzi elevati.
Di conseguenza, la crescita della produzione di formaggio nell’UE potrebbe essere leggermente negativa nel 2022 (-0,5%), con esportazioni stabili e un uso interno che potrebbe in una certa misura reagire all’aumento dell’inflazione.
Nel 2023, la produzione UE casearia potrebbe crescere di circa lo 0,6%, il che sosterrebbe una leggera ripresa delle esportazioni (0,4%), mentre l’uso intra UE potrebbe rimanere stabile.
Tra i derivati lattieri tradizionali, è probabile che nel 2022 prosegua il trend di calo della produzione di latte alimentare (-1%). Contrazione, più marcata, per lo yogurt (-2,5%). In entrambi i casi, la domanda esterna è debole e, combinata con un calo delle spedizioni di panna, le esportazioni UE di FDP potrebbero rimanere stabili, nella migliore delle ipotesi. Pertanto, la riduzione della produzione si tradurrebbe in un minor consumo dell’UE (-0,7%), tornando ai trend decrescenti pre-COVID. L’anno prossimo, è probabile che le tendenze di produzione e consumo di FDP dell’UE rimarranno le medesime, con una certa ripresa prevista per le esportazioni UE. Ciò potrebbe essere supportato da un ritorno della domanda cinese, soprattutto nel settore della ristorazione.
Nonostante un’attesa crescita del siero di latte in polvere, è probabile che la domanda esterna più debole porti a una produzione inferiore nel 2022 (-1%) mentre il prezzo più conveniente rispetto ad altri derivati lattieri in polvere potrebbe sostenere la crescita degli usi intra UE (+2,5%). L’alto costo energetico delle torri di essiccazione contribuisce al rialzo dei prezzi di SMP e WMP e ciò potrebbe tradursi in un calo della produzione nel 2022 (-2% e -8% rispettivamente). In entrambi i casi, le esportazioni dell’UE potrebbero diminuire (-15% per entrambi) a causa della scarsa competitività dell’UE.
Fonte: previsione del medio periodo, autunno 2022