Pubblicato studio sulle differenze di composizione dei prodotti alimentari nell’UE

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In tema di differenze di qualità dei prodotti la Commissione europea ha promosso diverse iniziative e ha appena pubblicato uno studio. Dall’analisi condotta dal Centro comune di ricerca (JRC) su 1.380 esemplari di 128 prodotti alimentari in 19 Stati membri dell’UE è risultato che il 9% dei prodotti messi a confronto differiva per composizione sebbene la parte anteriore della confezione fosse identica. Per un altro 22% dei prodotti, per i quali sono state rilevate differenze di composizione, la parte anteriore dell’imballo era simile. Lo studio non ha messo in evidenza un modello geografico coerente. In base alla nuova metodologia messa a punto, le autorità nazionali competenti saranno ora in grado di effettuare caso per caso l’analisi necessaria a individuare le pratiche ingannevoli vietate dal diritto dei consumatori dell’UE.

Principali risultati

Sebbene il campione non sia rappresentativo della varietà di prodotti alimentari disponibili sul mercato comunitario, l’indagine ha mostrato che:

– nella maggioranza dei casi la composizione dei prodotti coincideva con il modo in cui erano presentati: per il 23% dei prodotti quanto indicato sulla parte anteriore della confezione e la composizione coincidevano, mentre per il 27% dei prodotti a una diversa composizione corrispondeva una diversa parte anteriore della confezione;

– il 9% dei prodotti presentati come identici nei diversi Paesi dell’UE aveva una composizione diversa: tali prodotti presentavano una parte anteriore della confezione identica ma una composizione differente;

– un altro 22% dei prodotti presentati in modo simile aveva una composizione differente: tali prodotti presentavano una parte anteriore della confezione simile ma una composizione differente;

– non è stato rilevato alcun modello geografico coerente per quanto riguarda l’uso di imballaggi identici o simili per prodotti con una composizione differente. Inoltre le differenze di composizione rilevate nei prodotti analizzati non implicano necessariamente una differenza di qualità.

Prossime tappe

La Commissione europea ha pubblicato un nuovo invito a presentare proposte, con una dotazione di bilancio complessiva di 1,26 milioni di €, per rafforzare la capacità delle organizzazioni dei consumatori di analizzare i prodotti e individuare pratiche potenzialmente ingannevoli. Il termine per la presentazione delle domande scadrà il 6 novembre 2019.