Un piano latte da 120 milioni di euro

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IS1DAI1202Ieri si è tenuta la riunione del tavolo latte con il ministro Maurizio Martina, le Regioni e i principali rappresentanti della filiera, dalle organizzazioni agricole alla cooperazione, dall’industria lattiera alla grande distribuzione. Un confronto voluto dal ministro per un’analisi dell’andamento del mercato e per approfondire le necessità della filiera italiana in vista del Consiglio straordinario del 7 settembre.

Nel corso dell’incontro il Ministro ha presentato le nuove azioni che il Governo mette in campo per il settore del latte con investimenti complessivi che superano i 120 milioni di euro nel triennio fino al 2017. Queste misure si aggiungono agli interventi già stabiliti con la recente approvazione della Legge Agricoltura (91/2015), che prevede tra l’altro l’attuazione della rateizzazione in 3 anni senza interessi e l’ampliamento delle possibilità di compensazione tra produttori per le multe dell’ultima campagna.

Le principali azioni

  1. Sostegno alla liquidità e alla ristrutturazione del debito degli allevatori

Nella fase attuativa del Fondo Latte 2015-2017 si prevedono interventi di miglioramento della competitività del sistema e il sostegno all’accesso al credito da parte degli allevatori, dando una prima risposta alle loro necessità di liquidità finanziaria.

In particolare, verrà concentrata una quota significativa del Fondo, circa 65 milioni di euro, per interventi di:

  • ristrutturazione del debito bancario;
  • riduzione del costo del debito a carico delle imprese.

Al primo obiettivo si fa fronte azzerando il costo della garanzia con il contributo del Fondo. Per questo intervento alle risorse del Fondo Latte vanno ad aggiungersi i 5 milioni già disponibili presso Ismea per la stessa finalità.

Gli allevatori che opteranno per una riduzione del costo dei debiti contratti potranno invece procedere alla richiesta di un contributo in conto interessi.

Le due forme di intervento sono cumulabili fra loro, nei limiti del contributo complessivo in “de minimis”.

Esempio operativo

Nel caso un’azienda abbia un debito in scadenza entro l’anno di 100.000 euro, attraverso le misure del Fondo in coordinamento con gli strumenti Ismea, può ottenere una ristrutturazione su 5 anni del debito, non pagando la garanzia che costa 2 mila euro e abbattendo di 13 mila euro gli interessi. In questo modo l’azienda che avrebbe dovuto sopportare un onere di 21 mila euro, ha un costo complessivo di 6 mila euro, con un risparmio di oltre il 70%.

 

  1. Aumento della compensazione IVA

Si prevede l’innalzamento dell’aliquota di compensazione IVA dall’8,8% al 10% a favore degli allevatori del settore latte, con un conseguente risparmio fiscale per le aziende del settore valutabile in circa 0,5 centesimi di euro per litro. Tale misura, da inserire nelle prossima legge di stabilità, sarà operativa da gennaio 2016 e determinerà una maggiore agevolazione per il settore per 30 milioni di euro all’anno.

 

  1. Tavolo tecnico nazionale per metodo di indicizzazione dei prezzi del latte

È prevista la costituzione presso il ministero di un gruppo di lavoro, coordinato da Ismea, per la definizione a livello nazionale di un Sistema di indicizzazione del valore del latte alla stalla condiviso dagli attori della filiera, riprendendo e potenziando il lavoro svolto in Lombardia.

 

  1. Piano straordinario di promozione del consumo di latte fresco

Il Mipaaf, in accordo con il ministero della Salute, in settembre un’apposita campagna informativa che punta a stimolare e incrementare i consumi di latte fresco, soffermandosi sulle proprietà nutritive, salutari e qualitative del prodotto. Lo stanziamento è di 8 milioni di euro nel prossimo triennio.

La campagna si avvia contestualmente all’utilizzo del logo “100% Latte Italiano” (privato e facoltativo).

 

  1. Promozione dell’export dei prodotti lattiero-caseario italiani

I grandi formaggi DOP italiani saranno protagonisti di specifiche azioni nell’ambito del piano straordinario per il Made in Italy, previsto dalla legge di stabilità. Una parte consistente della dotazione complessiva di circa 70 milioni di euro per l’agroalimentare è destinata al sostegno di campagne sui prodotti lattiero caseari di qualità, in ottica di contrasto all’italian sounding e di sostegno all’export.

 

  1. Sostegno agli impianti per il biometano di aziende zootecniche

Per stimolare l’integrazione al reddito degli allevatori il Mipaaf intende sostenere gli investimenti in impianti di biometano per la valorizzazione delle biomasse residuali e dei sottoprodotti della lavorazione agricole.