Bilancio sociale 2019 di Inalpi: le persone al centro

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Nel Bilancio Sociale 2019 appena presentato Inalpi ha fatto incontrare il mondo della Filiera e quello dello Sport. Mondi che Inalpi sostiene attraverso progetti e formazione, con una scelta che ha radici profonde nel tempo e nel territorio.

Chiarisce Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi: “Nasce da una storia di condivisione la volontà di raccontare, all’interno del Bilancio Sociale 2019, non solo i numeri che hanno caratterizzato l’anno, ma i nostri conferitori, e tutte quelle società e atleti che in questi anni abbiamo sostenuto, dando loro supporto, per far sì che anche quel mondo sportivo che non è urlato dai mezzi di informazione, potesse crescere con qualità. Perché siamo convinti che, come imprenditori, abbiamo una responsabilità. Fare impresa non può significare solo fare profitto, ma abbiamo l’obbligo di pensare alle generazioni future, restituire al territorio e costruire insieme. Questi concetti prevedono la capacità di guardare avanti, di investire e innovare, non solo nell’ambito del prodotto e delle lavorazioni, ma anche e soprattutto nella sostenibilità delle nostre aziende”.

Sfogliando il bilancio: i nuovi lanci…

In termini di nuovi prodotti lo scorso anno le novità sono state diverse. In primis, il lancio del Formaggino Bio Inalpi, nuova referenza della Linea Bio nata nel 2017, il primo ad essere stato realizzato in Italia. È prodotto solo con latte piemontese biologico e presenta una breve lista ingredienti. Altra novità è stata la Fonduta Reale prodotta da formaggio Alpe d’Oro e nata con la collaborazione dello chef due stelle Michelin Gian Piero Vivalda, patron dell’Antica Corona Reale di Cervere. Poi, il Grattugiato Italiano senza lisozima, lavorato e stagionato nello stabilimento di Peveragno, asciugato in tele di lino, e privo di lisozima.

… le performance sul mercato…

In merito al bilancio, negli ultimi tre esercizi i ricavi aziendali hanno superato quota 140 mln €. L’aumento registrato nella cifra d’affari del 2019 rispetto all’esercizio precedente è da imputare a un rialzo dei volumi di vendita di burro industriale e di fettine.

Due le Business Unit che Inalpi ha creato per presidiare il mercato: “industrial” (clienti B2B); e “consumer” (clienti B2C). La prima ha inciso per il 79% sul totale del fatturato dello scorso anno, riducendo il proprio peso (nel 2017 rappresentava l’82%, nel 2018 il 79%). I volumi di vendita B2B (escludendo le vendite intercompany) nell’anno 2019 sono cresciute dell’11% anno su anno, grazie alle maggiori vendite di Latte liquido +37,8% e Burro industriale +12,2% che hanno ampiamente compensato le minori vendite di Panna industriale -9,9% e Latte in polvere -8,6%. A valore le vendite B2B 2019 ammontano a 133.906 migliaia €.

La business unit consumer pesa sul fatturato per il restante 21% (18% nel 2017, 21% nel 2018). Nel corso del 2019 la Business Unit Consumer ha conseguito un aumento dei volumi di vendita (+3,7%) trainato dalle fettine (+8,5% sul 2018), in particolar modo prodotto PL. Le vendite a marchio proprio sono rimaste pressoché invariate, consolidando le posizioni guadagnate nell’ultimo anno.

… e gli investimenti

Nel 2019 sono proseguiti gli investimenti di 3,5 milioni di € preventivati per: il completamento del magazzino re-work per il carico del latte in polvere, la messa in funzione del magazzino semi automatico per lo stoccaggio e la spedizione della merce, l’ampliamento della palazzina, l’acquisto di software per la gestione e controllo dei processi industriali. Per il 2020 l’azienda si sta muovendo per ampliare il depuratore l’azienda e realizzare un secondo impianto per la polverizzazione del latte e un nuovo reparto caseario. In fase di valutazione l’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione (in autoconsumo) dell’energia elettrica e di uno di digestione anaerobica per i fanghi ottenuti dal processo di depurazione.

Un prezioso riconoscimento

Ambrogio Invernizzi ha anche voluto raccontare una recente novità. “Lo scorso anno abbiamo aderito, in collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, a un progetto di inclusione nel mondo del lavoro, di giovani profughi e ragazze vittime di tratta. Ci è sembrato importante creare un’opportunità per questi ragazzi, perché siamo convinti che il lavoro sia dignità, riscatto e renda le persone libere. Proprio come proposto recentemente dall’Enciclica di Papa Francesco, che ci ricorda che “Siamo tutti fratelli e dobbiamo essere più uniti”. Questo progetto è stato l’argomento del nostro Bilancio Sociale 2018 e siamo fieri che il nostro lavoro abbia suscitato l’interesse dell’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati, che ci ha voluti premiare con un riconoscimento che ci onora e che ci conferma che la strada che Inalpi sta percorrendo è quella giusta, per noi, per il nostro territorio e per la nostra comunità”.