Secondo una ricerca di Too Good To Go e YouGov 1 su 2 preferisce portarsi il pranzo da casa perché più sostenibile ed economico. Il 49% afferma che la motivazione principale di queste nuove abitudini alimentari è una combinazione di ragioni economiche ed ecologiche.
Con il rientro dalle vacanze e la ripresa dell’attività lavorativa, gli italiani si trovano a dover affrontare nuovamente la routine, ma cosa cambia nelle abitudini alimentari? Secondo un sondaggio realizzato da Too Good To Go in collaborazione con YouGov [1], gli italiani stanno modificando le proprie abitudini o ne adottano di nuove. Molteplici le ragioni: maggiore sensibilità verso la questione climatica; opposizione al consumismo; attenzione all’aspetto economico dello spreco.
Questa attenzione verso uno stile di vita più sostenibile nei confronti dell’ambiente è anche accentuata dall’attuale contesto di inflazione crescente a cui bisogna far fronte e che richiede, quindi, nuove soluzioni.
Nuovi atteggiamenti
Secondo la ricerca, l’inflazione ha largamente modificato il comportamento degli italiani: il 91% (più di 9 italiani su 10) ha infatti dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per far fronte al rincaro prezzi e al minor potere d’acquisto. In particolare, in un’ottica di abitudini anti-spreco, il 43% degli intervistati decide di acquistare alimenti in quantità ridotte per evitare a monte il rischio di spreco alimentare, il 38% pone una maggiore attenzione alla lista della spesa e, infine, il 48% analizza più attentamente la data di scadenza.
Secondo gli intervistati, però, quest’ultimo punto richiede anche una collaborazione da parte dei marchi stessi: l’87% ritiene infatti utile che i supermercati e le aziende alimentari vendano i prodotti vicini alla data di scadenza a un prezzo ridotto, per incentivarne l’acquisto e il consumo.
Un’iniziativa in tal senso è la campagna Etichetta Consapevole lanciata da Too Good To Go nel 2021 a cui hanno già aderito in Italia oltre 40 brand.
“Nel 2022, abbiamo avuto la possibilità di inserire l’Etichetta Consapevole su oltre 1,7 miliardi di prodotti nei 13 mercati europei in cui siamo presenti, grazie alla collaborazione con 465 brand: un numero che testimonia l’apprezzamento del progetto da parte di aziende e di consumatori, che speriamo possa continuare ad aumentare nel corso dei prossimi anni” ha dichiarato Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go. “La nostra missione è fare in modo che più consumatori possibili siano quotidianamente stimolati a fidarsi dei propri sensi e a valutare il cibo anche in base al suo “aspetto, odore e sapore”, prima che questo possa andare sprecato”.
Il ritorno all’home-made
In vista dei mesi più freddi, dopo un’estate all’insegna del relax e della buona cucina, 1 italiano su 2, secondo la ricerca YouGov/Too Good To Go, ha ricominciato a preparare “schiscetta”. Una scelta dettata da esigenze di natura economica quanto dal desiderio di un approccio in cucina che sia più sostenibile. Un trend che, di conseguenza, si associa anche al minor consumo di pasti fuori: il 76% dichiara, infatti, di preferire pasti casalinghi e di aver ridotto il numero di volte in cui si reca al ristorante o fa uso dei servizi di take away.
Stile di vita più sostenibile
L’aumento dei prezzi dovuti all’inflazione rimane una delle cause principali che stanno contribuendo a cambiare le abitudini alimentari degli italiani, ma non solo. Il 49% degli intervistati, infatti, dichiara che la scelta di adottare nuove pratiche sostenibili è sia di natura economica che ecologica. Lo conferma il sondaggio, che registra come 8 italiani su 10 affermano di essere in cerca di nuove soluzioni sostenibili utili per contrastare lo spreco alimentare. Come ad esempio la app di Too Good To Go che nell’ultimo anno ha registrato un aumento del 51% di download, arrivando a contare a fine anno in Italia quasi 8 milioni di utenti che hanno già salvato da inizio anno oltre 3.700.000 pasti.
Secondo Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go. “Lo spreco alimentare è responsabile del 10% di tutte le emissioni di gas serra a livello globale. Contrastarlo è una delle possibili soluzioni per arginare gli effetti dell’attuale crisi climatica. Per questo motivo siamo orgogliosi che gli italiani siano sempre più sensibili sul tema e che cerchino soluzioni che possano essere implementate nella loro quotidianità. Con Too Good To Go, milioni di utenti e migliaia di partner si stanno impegnando ogni giorno per avere un impatto positivo sulla società e sul pianeta, riuscendo ad evitare che cibo buono e di qualità vada inutilmente sprecato”.
[1] Campione intervistato: 1003 adulti. Le interviste sono state condotte online, dal 19 al 20 luglio 2023. I dati sono stati ponderati per essere rappresentativi di tutti gli adulti italiani (18 + anni).