Aggiornamento mercati 8-2-2023

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Secondo l’Osservatorio di questa settimana il prezzo meglio UE del latte alla stalla ha ceduto lo 0,6% nel dicembre 2022 (57,4 c/kg), spuntando però un +39% rispetto ad analogo mese del 2021; prezzo stimato per gennaio 2023: 57,0 c/kg (-0,8%).

Tutti in negativo gli andamenti mensili delle quotazioni delle principali commodity lattiere comunitarie. A iniziare dal burro che cede su base mensile il 7% a 493 €/100 kg. Ancora peggio per la polvere scremata: -7,2% a 252 €/100 kg. Dimezza invece le perdite a percentuale la polvere intera: -3,6% a 365 €/100 kg. A chiudere il cheddar:-1% a 460 €/100 kg.

Leggero rialzo per il prezzo del latte spot italiano che si attesta a 52,3 c/kg (5/2/2023).

Nella settimana 5 rispetto alle 4 precedenti l’Osservatorio ravvisa un ribasso dei costi della razione animale (-1,9%) e un aumento lieve di quelli energetici (+0,8%).

L’Oceania è la più competitiva per il prezzo di burro e WMP mentre gli USA lo sono per SMP e cheddar.

E ora alcuni dati relativi alla produzione di latte a novembre 2022: calo per Nuova Zelanda (-0,6%) e Australia (-6%); crescita per USA (+0,8%) e Gran Bretagna (+1,7%).

All’ultima asta GDT (7/02/2023) l’indice generale dei prezzi ha guadagnato il 3,2%. Segno positivo per tutti i derivati lattieri (tranne l’SMP rimasto invariato): WMP (+3,8%), latticello in polvere (+2,0%), cheddar (+2,3%) e burro (+6,6%).

 

Fonte: European Milk Market Observatory (MMO)