Unilever: vendite gelato +9% nel 2022

904

 

Il gruppo ha appena diffuso i risultati dell’anno fiscale appena trascorso.

“In condizioni macroeconomiche difficili Unilever ha aumentato il proprio fatturato. La crescita delle vendite sottostante è stata del 9,0%, grazie a una strategia disciplinata dei prezzi in risposta all’elevata inflazione dei costi di input. Il rialzo ha riguardato ciascuna delle nostre cinque divisioni aziendali, in ragione dei risultati dei nostri marchi da oltre un miliardo di euro. Nonostante il forte aumento dei costi dei materiali, abbiamo rafforzato gli investimenti nel marchio e nel marketing. Il margine operativo sottostante è in linea con le nostre proiezioni” ha commentato Alan Jope, amministratore delegato di Unilever.

“Abbiamo compiuto ulteriori progressi nella trasformazione di Unilever nel contesto delle nostre priorità strategiche. Il nuovo modello operativo sta favorendo i processi decisionali rendendoli più audaci e rapidi, con una maggiore responsabilità. Stiamo sempre più cogliendo i benefici che derivano da un portafoglio rimodellato, dai risparmi e dal miglioramento dell’esecuzione”.

Previsione

Nel 2022, Unilever ha bilanciato attentamente la crescita dei prezzi, i volumi e la competitività per navigare in un contesto inflattivo. Nel 2023 il gruppo prevede un rafforzamento delle vendite e miglioramento in termini di volume e della competitività nel corso dell’anno. L’azienda continuerà i programmi di taglio dei costi e destinerà le risorse così recuperate nei marchi, migliorando i margini.

L’inflazione continuerà anche nel 2023 per Unilever e sarà più pronunciata nel primo semestre.

Nella prima metà del 2023, la crescita dei prezzi sottostanti rimarrà elevata mentre i volumi ripiegheranno. Secondo il gruppo l’incremento annuale delle vendite dovrebbe posizionarsi verso il limite superiore dell’intervallo pluriennale target (3-5%).

 

I numeri complessivi

La crescita sottostante delle vendite è aumentata fino al 9,0% nel 2022, guidata dai prezzi, a fronte di una significativa inflazione dei costi di input nei mercati in cui il gruppo opera. L’incremento dei prezzi è migliorato negli ultimi otto trimestri, raggiungendo il 13,3% nel quarto trimestre e portando la crescita dei prezzi sottostante per l’intero anno all’11,3%. Ciò ha avuto, come previsto, un impatto negativo sui volumi, in calo del 2,1%.

 

Le vendite nei mercati emergenti hanno guadagnato l’11,2%, con un rialzo dei prezzi del 13,5% e volumi in contrazione del 2,0%. Consistente il guadagno a volume e a valore nell’Asia meridionale. In America Latina, invece, valore +20,4%, volumi -4,6%. In terreno negativo i dati della Cina a causa delle restrizioni pandemiche, in particolare nel secondo e quarto trimestre. Il Sudest asiatico ha registrato una crescita dei prezzi a due cifre con volumi praticamente stabili. I mercati sviluppati hanno infine guadagnato il 5,9%, con +8,4% a valore. I volumi hanno tenuto meglio in Nord America che in Europa.

 

Il rialzo del fatturato si attesta a +14,5%, pari a 60,1 miliardi di euro, che comprende un impatto valutario del 6,2%. L’utile operativo sottostante è stato di 9,7 miliardi di euro (+0,5% rispetto all’anno precedente). Il margine operativo sottostante ha perso 230 punti base attestandosi a 16,1%. Il margine lordo è diminuito di 210 punti base.

 

Gli investimenti in brand e marketing sono aumentati di 0,5 miliardi di euro a cambi costanti.

 

Business gelato (13% del fatturato del gruppo)

Le vendite sottostanti di gelato hanno guadagnato il 9,0%, con il 9,7% a valore e (0,7)% a volume. La forte crescita dei volumi nell’out of home è stata compensata dal calo dei volumi nell’inhome, invertendo alcune tendenze legate alla pandemia.

Il gelato nel fuori casa ha conseguito un rialzo a valore a due cifre e a una cifra a volume. Nonostante il recupero post pandemico, i volumi non sono tornati ai livelli del 2019. Il business in-home è cresciuto a metà cifra nonostante la contrazione a metà cifra dei volumi. I volumi sono stati particolarmente deboli nel quarto trimestre a causa delle forti vendite inhome amplificate dai lockdown dei due anni precedenti.

Magnum, Cornetto e Carte d’Or hanno registrato una crescita positiva dei volumi, supportata da nuove referenze come Magnum Remix, che è stato lanciato in 65 Paesi, e nuove varianti di Cornetto sui mercati di Turchia, Sudest asiatico e Cina.

Il margine operativo sottostante è diminuito di 220 pb principalmente a causa dell’elevata inflazione dei costi di input che ha influito sul margine lordo.