Allo studio un piano per il riequilibrio sul mercato del Parmigiano Reggiano

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Nicola Bertinelli in uno scatto di Gabriella Corrado

Ritiro di 320mila forme, misure per riequilibrare il mercato, nuovo piano di marketing: queste le misure che saranno presentate all’Assemblea dei consorziati il prossimo 24 giugno.

Vistoso il calo delle quotazioni del Parmigiano Reggiano negli ultimi mesi: circa il 40% rispetto ai listini del 2019. Una contrazione della marginalità che preoccupa i caseifici che, negli anni passati, hanno vissuto un periodo felice sia per quanto riguarda produzione che quotazioni. Nel 2019 la quotazione media annua è stata infatti pari a 10,75 euro, per poi scendere bruscamente sotto i 10 euro già a partire dal mese di ottobre – quando sono stati annunciati i dazi di Trump – e attestarsi oggi intorno ai 7,20 euro al kg. I motivi del crollo del prezzo sono diversi: in primis la contrazione delle vendite all’estero e la chiusura del canale horeca nel periodo del lockdown. Ma il calo riguarda in particolare il prodotto stagionato dodici mesi, acquistato dai grossisti (una decina sono gli operatori che acquistano e rivendono il Parmigiano Reggiano) che hanno avuto una visione poco rosea del futuro del mercato e hanno spinto le quotazioni del prodotto verso il basso.

Ciò ha spinto all’azione il consiglio di amministrazione del Consorzio che intende proporre il 24 giugno all’assemblea dei consorziati tre misure.

Ritiro forme e produzione calmierata

Dai suoi 335 caseifici il consorzio acquisterà 320mila forme (160mila dell’ultimo quadrimestre 2019 e 160mila del primo quadrimestre 2020) così da riequilibrare il mercato. Le forme saranno conservate nei magazzini, fatte stagionare più a lungo e reimmesse progressivamente sul mercato quando sarà possibile ottenere una remunerazione adeguata. Una misura simile era già stata adottata nel 2014-2015. La novità è che ora il Consorzio intende affiancarla da un’ulteriore limitazione delle quote di produzione che sono state stabilite per il triennio a venire.  Il Consorzio potrà inoltre contare sulle misure nazionali previste dal decreto rilancio.

“Se negli ultimi mesi le vendite nel canale horeca e all’estero si sono bruscamente ridotte, abbiamo avuto grandi soddisfazioni nella Gdo che a maggio ha registrato una crescita superiore al 30%. Sono fiducioso: stiamo prendendo misure efficaci che, spinte da un piano di marketing adeguato, ci consentiranno di chiudere quest’anno così anomalo consolidando il giro d’affari del 2019. Mai come oggi è importante che le nostre aziende siano coese: avremo modo di confrontarci sulle prospettive per il futuro durante l’Assemblea dei consorziati che si terrà il prossimo 24 giugno” commenta Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.