CONAI: calano i contributi ambientali per acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro

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CONAI ha deliberato una nuova diminuzione del contributo ambientale (CAC) in vigore dal 1° luglio 2022 per gli imballaggi in acciaio, alluminio, carta, plastica e vetro.

Si stima che le riduzioni appena approvate porteranno alle aziende risparmi da CAC pari a circa 90 milioni di euro già nel corso di quest’anno.

Queste le variazioni del CAC in sintesi:

Materiale CAC in vigore (euro/tonnellata) CAC dal 1° luglio 2022 (euro/tonnellata)
ACCIAIO 12 8
ALLUMINIO 10 7
CARTA fascia 1 (base) 10 5
PLASTICA fascia A.1 104 60
PLASTICA fascia A.2 150 150
PLASTICA fascia B.1 149 20
PLASTICA fascia B.2 520 410
PLASTICA fascia C 642 560
VETRO 33 29

Contestualmente il Consorzio ha deciso che, dal 1° gennaio 2023, gli imballaggi di plastica saranno classificati in nove fasce con differenti valori contributivi, anziché nelle cinque attuali.

Inoltre, dall’inizio del nuovo anno, partirà un primo progetto di semplificazione che consentirà l’abolizione delle dichiarazioni periodiche del contributo ambientale, qualora si mettano a disposizione di CONAI alcuni dati contenuti nelle fatture elettroniche emesse dai produttori e dai commercianti di imballaggi.

Il futuro della diversificazione per le plastiche: nove fasce da gennaio 2023

L’attuale fascia A1 sarà divisa in due: A1.1 e A1.2, per separare gli articoli sui quali COREPLA riconosce un corrispettivo per le attività di rigenerazione e riciclo (fusti e cisternette IBC, che saranno in fascia A1.2).

L’attuale A2 rimarrà invariata.

Anche la fascia B1 sarà segmentata in B1.1 e B1.2, con l’obiettivo di separare gli articoli in PET (in B1.2) dagli articoli in HDPE (che saranno in B1.1).

Si dividerà in ben tre fasce l’attuale B2. I contenitori rigidi in polipropilene rientreranno in B2.1, gli articoli riciclabili a base poliolefina in B2.2. La fascia B2.3 nasce invece per accogliere quegli imballaggi con filiere di riciclo sperimentali e in consolidamento, che escono così dalla fascia C.

Quest’ultima resta in vigore, pur assottigliata, per quegli imballaggi non ancora selezionabili o riciclabili allo stato delle tecnologie attuali.

Fasce attuali Fasce da gennaio 2023 Principali riclassificazioni di fascia
A1 A1.1  
A1.2 Fusti e cisternette
A2 A2  
B1 B1.1 Contenitori rigidi in HDPE, incluso nero selezionabile, e tappi tethered
B1.2 PET bottiglia trasparente
B2 B2.1 PP rigido, etichette (IML, PP>50%)
B2.2 PE e PP flessibili + PE rigido + EPS
B2.3 PET termoformati, opaco, sleeverato, grucce, PS non espanso
C C  

I valori del CAC per ogni fascia saranno definiti nei prossimi mesi.

Le procedure semplificate per l’import

Le riduzioni avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate per importazione di imballaggi pieni, sempre a decorrere dal 1° luglio 2022.

Le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni (in euro) diminuiranno conseguentemente da 0,17 a 0,13% per i prodotti alimentari imballati e da 0,08 a 0,06% per i prodotti non alimentari imballati.

Il contributo mediante il calcolo forfettario sul peso dei soli imballaggi (tara) delle merci importate (peso complessivo senza distinzione per materiale) scenderà dagli attuali 90 a 61 euro/tonnellata.

I nuovi valori delle altre procedure semplificate saranno a breve disponibili sul sito CONAI.

Le ragioni del nuovo progetto di semplificazione delle dichiarazioni

L’implementazione del progetto di semplificazione utilizzando i dati digitali delle fatture elettroniche, opportunamente integrate, permetterà alle aziende di abolire le dichiarazioni periodiche e a CONAI di disporre comunque delle informazioni per fatturare il contributo ambientale.

Solo lo scorso anno sono state quasi 68.000 le dichiarazioni effettuate da oltre 7.000 imprese: sono questi i numeri che si vogliono gradualmente ridurre attraverso il progetto sperimentale.