Consigli per esportare formaggi stagionati in Giappone

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La scheda “prodotto/paese” si inquadra nelle attività dell’Ismea per la Rete Rurale Nazionale previste nel programma 2014-20, con particolare riferimento all’“internazionalizzazione” delle aziende agricole e agroalimentari. Nello specifico, la scheda “Esportare formaggi stagionati in Giappone” intende fornire un contributo di conoscenza dotando gli operatori di uno strumento concreto di valutazione delle opportunità e delle condizioni tecnico operative necessarie a esportare.

Il lavoro, realizzato da Ismea col supporto di Si.Camera, contiene informazioni inerenti il posizionamento competitivo dei concorrenti, le caratteristiche del mercato, dazi, documenti doganali, normativa sanitaria, etichettatura ecc.

Le richieste del Giappone dei formaggi stagionati italiani valgono 30 milioni di euro nel 2019 per volumi pari a 3 mila tonnellate, con una dinamica positiva sul fronte dei valori (+13,5% sul 2015) mentre i quantitativi sono risultati in calo (-5,7% sul 2015).

Solo l’Italia realizza, rispetto ai principali competitor sul mercato giapponese, prezzi unitari nettamente più elevati in ragione dell’elevato profilo qualitativo delle produzioni italiane; circa il 60% delle forniture è infatti rappresentato da Grana Padano e Parmigiano Reggiano. Peraltro, a fronte del calo generale dei prezzi unitari all’import, per il prodotto nazionale si è osservata una rivalutazione superiore al 20% nel quinquennio (9,87 euro/kg nel 2019 vs 8,21 euro/kg nel 2015).