I consumi di Parmigiano-Reggiano nel mercato del Nord America continuano a registrare un andamento di crescita: nei primi tre mesi dell’anno si è segnato un +2,7% delle esportazioni negli Usa e un +12,7% in Canada, in un quadro decisamente positivo delle esportazioni totali che nello stesso periodo hanno raggiunto il +4,8%. Questi dati si inseriscono in uno scenario che vede il mercato Usa al 1° posto tra quelli extra Ue – con il 16,4% dell’export del Parmigiano-Reggiano – e al 4° posto nella classifica totale, immediatamente a ridosso dei maggiori mercati europei, con la Francia al primo posto con il 19,4%, seguita dal Regno Unito con il 17% e dalla Germania con il 16,8%. «Il Parmigiano-Reggiano si è affermato negli Usa come una delle eccellenze della tradizione alimentare italiana – commenta la dirigenza del Consorzio. – Un successo che trascina con sé anche quelle zone d’ombra rappresentate dalla diffusa presenza di casi di usurpazione del nome e dell’uso del termine parmesan, interdetto in Europa a tutti i soggetti diversi dai caseifici riconosciuti dal nostro Consorzio, ma ammesso dalla legislazione americana. Un problema che finalmente sta per essere affrontato nei negoziati bilaterali tra USA e Ue, nell’ambito dei quali chiediamo all’Unione Europea e al governo italiano un’azione forte e intransigente rispetto a fenomeni che vanno a discapito dei produttori e, prima ancora, dei consumatori americani».