Nel 2023 il valore dei consumi domestici di prodotti biologici relativi al canale della GDO ha raggiunto i 3,88 miliardi di euro a prezzi correnti, con un incremento pari al 5,2% rispetto all’anno precedente, il più alto degli ultimi anni ma più contenuto rispetto al +8,1% dell’agroalimentare.
Se si guarda alla dinamica in volume, i consumi di prodotti biologici sono rimasti stabili (+0,2% sul 2022), mentre l’agroalimentare perde, rispetto al 2022, l’1,1%. La minor crescita in valore della spesa biologica domestica rispetto al totale agroalimentare appare dunque attribuibile ad un rialzo più contenuto dei prezzi delle referenze bio rispetto a quello riscontrato per le omologhe convenzionali.
Pertanto, nonostante la spesa alimentare per i prodotti biologici sia cresciuta nel complesso di oltre 191 milioni di euro nel 2023, si segnala, per il secondo anno consecutivo, una flessione della quota di biologico sul valore totale dell’agroalimentare italiano, che scende al 3,5%. Tale condizione è in parte legata al persistere del fenomeno inflativo, che, nonostante un rallentamento, nel corso dell’anno ha continuato ad incidere sul potere d’acquisto delle famiglie italiane, penalizzando l’aumento del consumo di prodotti certificati.
Il peso del comparto bio lattiero-caseario guadagna un punto percentuale sul 2022, raggiungendo un fatturato di oltre 882 milioni di euro nel 2023. A far da traino soprattutto un rialzo delle vendite sia in valore che in volume del latte per neonati e dei formaggi industriali.
Fonte: rapporto BIO IN CIFRE 2024, curato da ISMEA in collaborazione con il CIHEAM BARI nell’ambito del programma MASAF “Dimecobio”