Dati Ismea: sempre più vuoti i bicchieri di latte

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Il Report Ismea n. 2/2019 “Consumi alimentari domestici delle famiglie italiane – Periodo gennaio-marzo 2019” mostra ancora quanto sia ancora in difficoltà il settore lattiero caseario (rispetto al primo trimestre 2018). Infatti, la domanda interna è in flessione sia per latte che per formaggi. La dinamica negativa è in parte imputabile ad alcuni cambiamenti socio-demografici (come la riduzione del numero di bambini per nucleo familiare e/o il minor tempo da dedicare alla colazione), oltre che ai costanti messaggi mediatici che legano problemi di salute ai prodotti di origine animale.

Scendono i consumi di latte

Pesante, nel primo trimestre 2019 il calo degli acquisti di latte sia fresco (-3,7%) che UHT (-2,2%). Per i formaggi la spesa è in flessione nel complesso dello 0,6% con una tendenza al miglioramento per i prodotti confezionati reperibili in “banco frigo” classificati come “molli” (+0,2%) e “industriali” (-0,5%), i cui volumi acquistati crescono di oltre due punti percentuali. I “duri” (-0,9%), “semiduri” (-1%) e “freschi” (-0,9%) accusano lievi ridimensionamenti degli acquisti. Sul mercato interno da segnalare l’apprezzamento delle famiglie italiane per gli yogurt, il cui trend di spesa è in positivo dell’1,1%, i gelati (+13,7%), creme spalmabili e dessert (+6,9).

L’export è un’ancora di salvezza

A sostenere il comparto resta comunque la buona domanda sui mercati esteri, nonostante il rallentamento della crescita, le esportazioni di formaggi e latticini italiani hanno infatti registrato, nel 2018, un nuovo record con un valore di oltre 2,8 miliardi di euro.