Formadi Frant tesoro della Carnia

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Caratteristiche

Il risultato è un prodotto particolare, unico, che varia a seconda del produttore, ma anche in base ai formaggi utilizzati, e che unisce alle caratteristiche di morbidezza e rotondità date dalla presenza della panna, anche profumi e sapori più marcati e piccanti, frutto dell’uso di formaggi d’alpeggio a differente livello di maturazione. Il Formadi Franti ha una forma solitamente cilindrica, con altezza di 10 cm e diametro medio di 30- 40 cm ma lo si può trovare anche in forma di parallelepipedo. La pasta è compatta ma friabile. Il colore va dal giallo paglierino al giallo scuro fino al nocciola. Il sapore è marcato, piccante, con presenza di speziatura, e con contrasto dolce-piccante. I sentori olfattivi e gli aromi, così come il gusto, sono condizionati dall’utilizzo di formaggi più o meno stagionati: possiamo trovare sensazioni di salato e di piccante con intensi aromi finali di frutta secca come le noci e le nocciole oppure un intenso aroma erbaceo.

Caratteristiche chimiche emicrobiologiche del Formadi Frant
Valori medi su 100g di prodotto
Umidità (t.q.) 37,32 g/100 g
Proteine 28,5 g/100g
Carboidrati 1,85 g/100g
Grasso (t.q.) 27,5 g/100g
Grasso (s.s.) 4,83 g/100 g
Listeria monocytogenes (25 g) Assente
Salmonella spp. (25 g) Assente
Staphylococcus coagulasi + <10 UFC/g
Escherichia coli <10 UFC/g

Zona geografica di origine e di produzione

La preparazione del Formadi Frant è una delle più consolidate tradizioni della Carnia e spesso ancora oggi avviene in ambito famigliare. Veniva anticamente impiegato come sistema domestico di recupero e conservazione di formaggi che presentavano difetti o alterazioni tali da richiedere altrimenti un consumo molto rapido e, con il passare dei tempi e il miglioramento delle condizioni di vita, era stato abbandonato. Da qualche anno, per il Formadi Frant, è stato istituito un Presidio Slow Food per far conoscere e incentivare il mantenimento di questa produzione tradizionale, legandola all’utilizzo di soli formaggi a latte crudo e alla produzione di alpeggio dell’area carnica, puntando a difendere il prodotto artigianale dai tentativi di imitazione che utilizzano solo formaggi di bassa qualità e di latte pastorizzato spesso di provenienza non locale. I produttori che oggi seguono il disciplinare di produzione del presidio Slow Food sono tre: San Juri di Colza, Gortani sullo Zoncolan e Rugo a Enemonzo.