FrieslandCampina: bilancio primo semestre sotto pressione

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La coop ha appena diffuso i risultati del primo semestre di quest’anno. Anche se ricavi sono stabili (+0,3%) a 5,6 miliardi di euro, su base comparabile, l’utile operativo è sceso del 17,2% e il profitto del 37,2% rispetto al primo semestre del 2019.

La perfomance aziendale ha risentito del forte calo delle vendite fuori casa, del deprezzamento dei prodotti lattiero-caseari basici e della contrazione delle vendite di alimenti per bambini a Hong Kong a causa della chiusura dei confini con la Cina. Tali eventi avversi sono stati parzialmente compensati dai maggiori profitti delle vendite al consumo domestico di prodotti e ingredienti lattiero-caseari.

Nel primo semestre, il prezzo del latte alla stalla per i soci è diminuito del 3,5% a 36,59 EUR per 100 kg di latte a causa di un calo dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari.

Vi è stato inoltre un rialzo dell’1,1% a 5.144 milioni di chili della produzione di latte grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli.

La forza dei marchi

Nella prima metà del 2020 le vendite dei prodotti al consumo e, in particolare, a marchio sono aumentate. È questo il caso di marchi come Rainbow (Medio Oriente), Peak (Nigeria), Frisian Flag (Indonesia), Olper’s (Pakistan), Campina, Optimel, Parrano (Paesi Bassi) e Landliebe (Germania). Alla ripresa della Cina dalla pandemia nel secondo trimestre dell’anno, le vendite di alimenti per bambini in questo importante mercato sono tornate ai livelli pre-crisi. Il marchio Friso, con Friso Prestige in particolare, ha ottenuto risultati apprezzabili grazie sia alla fine della carenza di lattoferrina con cui l’azienda si era confrontata l’anno scorso e sia all’implementazione dell’e-commerce durante la crisi pandemica.

Quanto agli utili, le linee Consumer Dairy and Ingredients hanno registrato un aumento sostanziale dell’utile operativo (rispettivamente del 18,1% e del 21,9%) al contrario di Specialized Nutrition e Dairy Essentials (-16,5% e -50,5% rispettivamente). Sulla performance di quest’ultima ha influito il forte calo dei prezzi dei prodotti lattiero-caseari di base e gli oneri di ristrutturazione per la prevista chiusura dell’impianto di produzione a Rijkevoort (Paesi Bassi).

Outlook

Si prevede che l’economia globale subirà nel 2020 un grave impatto negativo dalla pandemia e si riprenderà solo lentamente nei prossimi anni. In quest’ottica, FrieslandCampina ha intenzione di intervenire sui costi strutturali dell’azienda, aumentandone al contempo la produttività. I costi di ristrutturazione associati avranno un impatto negativo sulla redditività di FrieslandCampina nel 2020. In linea con quanto sopra, è stata recentemente confermata la prevista chiusura (nella seconda metà del 2020) dell’impianto di produzione a Rijkevoort.