Incremento complessivo del mercato vicino al 4% e ancora più alto per le esportazioni. Questi i risultati stimati per il 2023, frutto dello sforzo promozionale di oltre 40 milioni di euro avviato dal Consorzio Tutela Grana Padano. Che rilancia con i piani 2024 produttivi e di marketing.
“I dati già disponibili ci consentono di essere soddisfatti dell’andamento del mercato, confortato anche da un positivo andamento dei prezzi franco punto vendita – ha detto il presidente del consorzio di tutela Renato Zaghini. – Ma ci dicono soprattutto che una regia attenta e un senso di responsabilità comune di tutti i produttori sono la strada obbligata da percorrere per crescere in Italia e all’estero, tenendo bene presente che dai caseifici della filiera del Grana Padano passano oltre 3,5 milioni di tonnellate di latte, destinato anche ad altre produzioni, che ne fanno il principale player italiano”.
I dati più recenti, relativi a ottobre, infatti, mostrano un rialzo dei consumi in Italia dell’1,7% e un incremento nell’horeca di oltre il 14% in volume e del 22% in valore. I consumi all’estero fanno invece prevedere un ulteriore +5%, anche grazie a una forte spinta del grattugiato.
“Il segno più evidente del trend espansivo è stata la conquista di Spagna e Svezia – aggiunge Stefano Berni, direttore del consorzio. – Ma siamo molto orgogliosi anche di aver rafforzato la costante del nostro export, la Germania, che da sola vale il 25% delle esportazioni. Il futuro invece manda segnali positivi dall’Estremo Oriente, dove cominciano a fruttare gli investimenti in Cina. e troviamo tanti estimatori in Giappone, in Corea e in Vietnam”.
Più risorse per il marketing
Decisiva per ottenere questi risultati l’attività di marketing, che nel 2023 ha visto svilupparsi la stessa campagna con il claim “Grana Padano – Un’emozione italiana” in Italia e sui principali mercati esteri. Allo scopo l’investimento è stato di 43,3 milioni di euro, concentrati in particolare su trade e consumer per 40,3 milioni. E nel 2024 lo stanziamento aumenterà di tre milioni di euro. Al trade e consumer saranno destinati pertanto 43,3 milioni, 21 dei quali destinati all’estero. In cinque anni la crescita degli investimenti sarà di +40%.
L’equilibrio tra domanda e offerta
Fondamentale per il sistema Grana Padano è mantenere saldo il rapporto tra produzioni e consumi, secondo la logica del piano produttivo, strumento a cui il consorzio ricorre da circa una ventina di anni. “Se vogliamo mantenere questo delicato rapporto tra quanto si produce, quanto il mercato consuma e il valore remunerativo alla produzione occorre regolare gli interventi ed evitare di perdere di vista l’equilibrio – ha sottolineato Berni. – Quindi, il piano produttivo consente di ritrovarlo ed evita che una coperta tirata troppo da una parte rischi di lasciare tutti al freddo”.
Per questo l’assemblea dei consorziati ha approvato con oltre il 90% dei voti i parametri di assegnazione delle forme a ogni caseificio, secondo le linee delineate dal consiglio d’amministrazione.