In Piemonte il latte eccedente sarà polverizzato

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Anche in Piemonte l’analisi della situazione della filiera ha evidenziato la necessità di operare rapidamente su due aspetti:

  • l’utilizzo del latte prodotto alla stalla e non ritirato dalle aziende di trasformazione a causa dei cali delle vendite sul mercato interno ed estero, specie per il comparto dei prodotti lattiero-caseari freschi e freschissimi destinati al canale della ristorazione collettiva;
  • la raccolta del siero dai caseifici da destinare agli impianti digestori per la produzione di biogas.

Su richiesta dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte e delle rappresentanze agricole e agroindustriali, si è avviata una collaborazione con Inalpi S.p.A.di Moretta (CN) che sta provvedendo al ritiro del latte di tutti i quantitativi proposti, in gran parte destinati alla produzione di latte in polvere. Laddove lo stabilimento piemontese non riesca ad utilizzare tutto il latte ricevuto, le eccedenze saranno trasferite a un’importante azienda nazionale. Per tutto il latte conferito presso lo stabilimento di Moretta, in ragione dell’emergenza in atto, Inalpi applicherà condizioni allineate a quelle degli accordi di filiera.

Relativamente alla problematica del siero, l’Assessorato regionale all’Agricoltura sta predisponendo una delibera che consenta temporaneamente l’invio di siero di latte, tal quale o concentrato, quale sottoprodotto, agli impianti di digestione anaerobica autorizzati ai sensi del D. lgs. 29 dicembre 2003, n. 387, in deroga alla composizione delle matrici in ingresso ai biodigestori contenuta nelle singole autorizzazioni e nelle more del riconoscimento sanitario previsto.