La FDA modernizza l’etichettatura nutrizionale

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Fotolia_58217298_MVenerdì l’americana Food and Drug Administration ha svelato la nuova etichettatura nutrizionale degli alimenti confezionati venduti negli Stati Uniti, rinnovata tanto nel design quanto nel contenuto, guadagnandosi il plauso anche della First Lady Michelle Obama. L’obbiettivo dell’operazione è aiutare i consumatori a compiere scelte alimentari più consapevoli e, in ultima istanza, ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e obesità.

I principali cambiamenti

  • Grafica aggiornata per evidenziare le voci “calorie” e “porzioni”, voci di grande importanza per una scelta informata;
  • Le porzioni dovranno rispecchiare meglio la quantità di cibo che le persone consumano attualmente. Per legge, il Nutrition Labeling and Education Act richiede che le porzioni si basino su ciò che la gente effettivamente consuma.
  • La dichiarazione degli “zuccheri aggiunti” deve essere espressa in grammi e in percentuale del valore giornaliero (%DV). È difficile soddisfare le esigenze nutrizionali rispettando i limiti calorici se più del 10% delle calorie totali giornaliere proviene da zuccheri aggiunti.
  • Si dovranno usare etichette a doppia colonna per indicare le informazioni caloriche e nutrizionali sia “per porzione” sia “per confezione” per taluni alimenti in imballo multiporzione che potrebbero essere consumati in uno o più pasti. È questo il caso di una vaschetta da una pinta di gelato.
  • Per le confezioni da una a due porzioni, il contenuto calorico e nutritivo dovrà essere riportato in etichetta come unica porzione perché di norma sono consumate in un’unica occasione.
  • Sono stati aggiornati i valori giornalieri di nutrienti quali sodio, fibre e vitamina D (da riportare come %DV), sulla scia delle raccomandazioni redatte dall’Istituto di Medicina e dalle 2015-2020 Dietary Guidelines for Americans.
  • La dichiarazione della vitamina D e del potassio sarà espressa come quantità effettiva in grammi, oltre che come in DV%. Lo stesso vale per calcio e ferro. La dichiarazione delle vitamine A e C non sarà più necessaria data la rarità della carenza di tali micronutrienti, ma potrà essere riportata in etichetta su base volontaria.
  • La voce “calorie da grassi” sarà rimossa perché la ricerca ha dimostrato che è più importante il tipo di grasso della sua quantità. Continueranno a essere presenti le voci: “Grassi totali”, “grassi saturi” e “grassi trans”.
  • Sarà inserita una breve nota per spiegare meglio il DV%.

Per coerenza, la FDA sta apportando alcune modifiche anche all’etichettatura degli integratori alimentari.

I produttori di alimenti dovranno utilizzare la nuova etichettatura entro il 26 luglio 2018 ad accezione di quelli con vendite inferiori ai 10 milioni di dollari che avranno a loro disposizione un anno in più.